Il mio centrotavola "duecuorieunaforchetta" |
Quando ho cominciato l'avventura
del blog, non avevo la minima idea di quante foodblogger ci fossero
sulla rete. Siamo in tante, tantissime. Se seguite i vari social -
Twitter, Facebook, Instagram – si è letteralmente sommersi di
fotografie di piatti meravigliosi, che fanno venire l'acquolina in
bocca solo a guardarli. Cuciniamo, fotografiamo, condividiamo le
nostre ricette come se non ci fosse un domani e sappiamo rendere
accattivanti anche le cose più semplici. Ma poi, sappiamo realmente
cucinare? E chi lo dice? La fuffa è dietro l'angolo e, è il caso di
dire, spesso c'è tanto fumo e niente arrosto.
Ma ecco che scende in campo
Valeria, del blog Due cuori e una forchetta, che ha deciso di testare
personalmente la cucina delle foodblogger e vedere se si meritano
l'attestato #isoblogger.
Non me lo sono fatta dire due
volte, così Valeria è stata ospite a casa mia.
Il suo resoconto sulla serata –leggete e gustatene tutti - mi ha quasi commossa perché è riuscita
a cogliere degli aspetti intimi della mia persona, al di là delle
mie doti prettamente culinarie, e per questo non posso che
ringraziarla, oltre al fatto che mi ha dipinto come una super gnocca
con occhi azzurri e capelli biondi da Raperonzolo. Digressione: se
anche chi mi ha conosciuta con i capelli castani, mi vede bionda,
dite che devo farmi delle domande?!Sono bionda dentro.
Per questa particolare serata ho
pensato ad un menù familiare, un viaggio attraverso le regioni a cui
sono legata: per la Sardegna, patria materna, pecorini e pane guttiau
per l'aperitivo; per il Piemonte ho scelto lo sformatino di carote e
nocciole di Cortemilia con crema al Castelmagno; per l'Emilia, terra
di mia suocera, i cappellacci alla zucca, rigorosamente fatti a mano
con l'aiuto prezioso del Maritino; poi un ritorno in Piemonte -
perchè la mia regione ha diritto ad un plus - con lo
stracotto al Barbera e le patate duchessa, per poi arrivare alla
Sicilia, paese di mio nonno paterno, con i cannoli siciliani, che
oggi vi propongo.
La ricetta non è difficile, solo
un po' lunga nei tempi perché bisogna friggere i cannoli pochi alla
volta, ma provateci, perché la soddisfazione sarà grande. I miei
consigli: attenzione che l'olio in frittura non sia troppo caldo,
altrimenti i cannoli si apriranno: a me è successo, eccome; la
ricotta per la crema deve essere esclusivamente di pecora,
freschissima. Le varianti sul cannolo siciliano sono molteplici, io
li ho fatti con canditi all'arancia e gocce di cioccolato, trovando
un'armonia nei sapori. Poi, fate voi.
E con questa cena, mi sono
aggiudicata l'attestato #isoblogger.
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