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La mia nonna paterna, Ninì, era degli inizi del '900 e quando è
morta io ero una bambina. I miei ricordi sono quindi più dei flash,
delle istantanee un po' sbiadite di momenti che a volte non so più
se ho vissuto veramente o se mi sono stati raccontati troppe volte.
Pensieri in bianco e nero.
Una donna del sud, emigrata a Torino come tanti in cerca di lavoro e
del grande amore che qui trovò, che ha vissuto l'esperienza
terribile della guerra sia da bambina, che da madre che deve
proteggere la famiglia senza un marito, in quel momento al
fronte; una donna abituata a dover essere forte e che negli ultimi
anni della sua vita si è lasciata accudire dai suoi figli. Quattro.
Tutti maschi. Ussignùr. Quando nasce un bambino non importa il sesso, ma che
sia in salute, certamente, però una femmina, per una madre, è
qualcosa di differente. E' la propria bambola personale, da vestire
con abitini un po' frù frù, da pettinare e fare codini con nastri
colorati, è un po' tornare bambine per giocare “alla mamma”.
Ecco, con quattro maschi è un po' diverso. Mio zio, il terzo nato
dei fratelli, aveva da bambino i capelli biondi con i boccoli; mia
nonna, che avrebbe voluto una figlia femmina, glieli aveva fatti
crescere e ci sono foto che lo ritraggono – a 3-4 anni - con una
sontuosa banana in testa. Racconti di famiglia vogliono che un
signore chiese a mio zio con aria tenera: “Come ti chiami, bella
bambina?” e lui, che di femminile aveva solo i capelli, si alzò il
grembiule e con voce scocciata rispose “Sono un maschio!”.
Sono quindi certa che, quando sono nata io, prima femmina dopo
cinquant'anni, mia nonna fosse molto felice. La ricordo come una
donna piccola di statura, rotondetta – a pensarci assomigliava un
po' alla signora Minù – i capelli candidi, grandi mani e occhi
azzurri annacquati dalla vecchiaia. Gli occhi li ho presi da lei e da
bambina mi continuavano a ripetere che per averli belli bisognava
mangiare tante carote.
Quindi, oggi, una ricetta con questo ortaggio meraviglioso e
versatile, che si presta ad essere cucinato in tanti modi. Sottili
rondelle arancioni aromatizzate al curry con mandorle tostate che
danno quella piacevole croccantezza in bocca, un contorno perfetto
con della carne, ma anche abbinato a del riso Thai profumato.
Oggi sarebbe stato il compleanno della nonna Ninì, donna di cui
vorrei sapere ancora tante cose e non so se saprò mai.
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