Foto di Eelst - Concerto a Torino 18 aprile 2013 |
E all'improvviso parte una
canzone tipo Bregovic! Non posso non ballare, almeno con il
cuore. Ieri sera c'è stato il concerto di Elio e le Storie Tese e ho
ancora nelle orecchie la loro musica fantastica, sulle labbra quel
sorriso da ebete che mi rimane per due ore tutte le volte che li
sento. Un concerto come sempre di altissimo livello, con tante
canzoni nuove tratte dall'album che sta per uscire: la colonna sonora
dell'estate è già decisa. L'unica cosa che non mi è piaciuta è la
location: i teatri non permettono di muoversi, di ballare, di
alzare le braccia al cielo gridando “Forza Panino”, ma sei
costretto a stare seduto sulla tua poltroncina di finto velluto
rosso, contendendoti il bracciolo con un vicino che manco canta
perché non sa le parole. Tzè.
Non so a quanti concerti di Elio
sono andata, parecchi, lo abbiamo seguito anche in trasferta un paio
di volte; li ho conosciuti tutti, abbiamo chiacchierato, ogni tanto
ci si manda un messaggio su facebook, ma c'è un cosa che vorrei
assolutamente fare: invitarli a cena e cucinare per loro. Uh, come mi
piacerebbe! Ho già deciso: io capotavola, Elio alla mia destra.
Secondo me sono dei buongustai e credo che punterei sulla cucina
piemontese, per dare loro quel calore casalingo che fa bene al cuore.
Forse andrei in paranoia sul menù, ci penserei bene. Spesso, però,
capita di avere ospiti all'improvviso e solitamente avviene proprio
il giorno in cui devi andare a fare la spesa e nel frigorifero c'è
l'eco. Così è successo quando il Maritino ha invitato a pranzo un
suo collega: io ero in ufficio e non avevo tempo di preparare nulla.
Tempismo perfetto. Dunque, avevo 3 zucchine e del gorgonzola: risotto
sia! Io adoro i risotti, sopratutto farli quando ci sono amici,
perché durante la preparazione si chiacchiera e si comincia a
sorseggiare un bicchiere di vino. Love it.
Le zucchine rosolate velocemente
con un po' di cipolla, il riso fatto sfumare con l'immancabile
marsala e la mantecatura finale con il gorgo: un piatto che è una
vera goduria. Il collega ha chiesto se accetto i ticket perché
vorrebbe venire a pranzo tutti i giorni da me. Son soddisfazioni.
E
all'improvviso parte una canzone tipo Van de Sfroos!
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