Quando il Maritino ed io eravamo
sposati da poco, il sabato era giorno di gran scialo. La notte del
venerdì facevamo molto tardi a chiacchierare con gli amici e a
giocare a scopone fino alle cinque del mattino, per cui ci si alzava
in orario tale da avere sempre il dubbio se fare colazione o pranzo.
Ah – sospiro da madre stanchissima – bei tempi! Il busillis
è stato presto risolto con quella che non chiamavamo la colazione
internazionale, cioè l'italianissimo cappuccino accompagnato da
uova strapazzate, toast prosciutto e formaggio – e vuoi non mettere
un po' di senape? - e poi, sì, anche qualcosa di dolce. Dopodichè
ci si spalmava sul divano, preferibilmente con le prove del GP in
sottofondo – altro che ninna nanne - per la pennica pomeridiana.
Mi scapperebbe un altro sospiro.
Quella che noi chiamavamo
colazione internazionale non è nient'altro che parte del brunch,
un pasto a metà tra la colazione e il pranzo che da qualche anno è
diventato piuttosto di moda. Uè, Giangi!Chiama il Nanni e la
Chicca che domani facciamo il brunch! E' che chiamarlo in
italiano perde il suo fascino.
La penultima sfida di Tutti
cuochi per te era proprio su questo tema: metti un languorino –
celo, e quando mai?! – metti un giardino – urca, celo – metti
un po' di amici – celo – e tante cosine buone da poter gustare
con le mani ed ecco il tuo brunch bucolico. Gli ingredienti da
dover usare in questa ricetta erano un prodotto da forno, yogurt, un
tipo di carne o salume e due prodotti della Ponti, sponsor di questo
lunghissimo contest estivo. Ho pensato a dei cannoli salati,
friabili e facili da mangiare in pochi bocconi, farcite da una fresca
crema di yogurt e stracchino, qualche goccia di glassa di aceto
balsamico, olive, striscioline di prosciutto cotto e croccanti semi
di zucca a finire.
Sono pronta per il brunch.
Domani posso svegliarmi a mezzogiorno?
Cannoli salati con crema allo yogurt, olive e semi di zucca
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