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Quando è nata aveva
le mani lunghe e le unghie affusolate come quelle della Nonna
Albertina, gli occhi a mandorla ricordavano quelli di una peruviana –
le mancava il poncho colorato e lo zufolo stile pubblicità Nescafè
ed era perfetta – tanti capelli scuri, i peli sopra le orecchie e
sulla schiena. Uggesù – ho pensato – questa creatura mi costerà
un patrimonio in ceretta. I neonati raramente sono dei bijoux, ma lei
era proprio mostrina. Ma era mia e mi incantavo a guardarla nella
culletta trasparente dell'ospedale. Così piccola eppure così
perfetta, peli inclusi. Ora la criniera nera è stata sostituita da
sottili capelli biondi che incorniciano guanciotte paffute e sorrisi
meravigliosi, i primi passi sono stati fatti – giusto tre di numero
– ed ogni giorno è una scoperta. Un anno intenso, un anno di
cambiamenti, di notti in bianco, di maglioni perennemente macchiati
di rigurgito, di pianti indecifrabili e di sorrisi, di conquiste, di
crescita per tutta la famiglia, un anno di grande felicità.
Quando sono tornata
a casa dall'ospedale, stanca e dolorante, la prima cosa che ho fatto
è stata quella di mettere la piccola nana nella culla e di stappare
una bottiglia di spumante con il Maritino. Bisognava festeggiare. E
così è stato nel weekend appena passato, dove la nonna, gli zii,
padrino e madrina e ovviamente Alice, hanno aiutato Bibi a spegnere
la sua prima candelina. Oltre alla torta, ho pensato che per un
brindisi con le bollicine, fossero perfetti dei piccoli bignè
salati, ripieni di crema al salmone. Sono semplici da fare e si
presentano molto bene. Il salmone è sinonimo di Natale e di
occasioni speciali, e questi bignè sono perfetti per un aperitivo
elegante o per la tavola delle feste. Ho utilizzato le uova di lompo
nere e rosse che decorano e danno gusto,con le striscioline di
salmone avanzato ho formato delle piccole roselline che rendono
ancora più scenografico il piatto.
A casa mia..auguri
Beatrice!
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