Il castello di Pralormo - Foto di Tripadvisor |
Dopo la visita a casa Zuccala a Marentino, ci aspetta un vero scenario da favola: il Castello di
Pralormo.
Appena il cancello del castello
si apre, ci ritroviamo in un parco meraviglioso, curatissimo, accolti
dai padroni di casa. Prima della visita, siamo invitati al pranzo
nell'Orangerie: la mise en place è stupenda ed
impeccabile, con centrotavola fatti con piante e fragole del
giardino, personalmente confezionati dalla Contessa Consolata
Pralormo.
La prima immagine che viene in mente è quella di una
signora agiata che si fa servire il tè in pregiate tazze di
porcellana e che cura i fiori come massimo lavoro. Non è proprio
così. Ho avuto la fortuna di sederle accanto durante il pranzo e ho
scoperto una donna incredibilmente attiva, con mille interessi,
impegnata su moltissimi fronti: una laurea in Storia dell'Arte, il
rilancio di un'antica arte decorativa piemontese come il ricamo
Bandera – non Antonio, eh – con l'apertura di una scuola
apposita, la gestione dello splendido Castello con le molteplici
attività a questo collegate, dai laboratori con i bambini, ai
matrimoni al famoso Messer Tulipano. Una donna moderna e dinamica,
altroché. Per il pranzo ha scelto delle portate che ha definito “di
famiglia”, una grande semplicità ma con un tocco di eleganza e
raffinatezza impagabili. Non me la sono sentita di fare foto e
instagrammare come una matta ogni piatto: per la miseria!
Dopotutto ero a pranzo con una contessa! Sul dolce, ho dovuto farlo,
era veramente troppo bello da vedere: una rosa di pasta simile alle
bugie servita con crema pasticcera e una finta forchetta; le fragole,
poi, erano una vera goduria per gli occhi.
La visita al castello è stata
splendida, sono riusciti a trasportarci in un'epoca lontana con tanti
racconti e curiosità, come la spiegazione del significato dei colori
dei fili che si legavano alle zampette dei piccioni viaggiatori per
capire l'argomento del messaggio. Ovviamente la cucina è la parte
che più mi è piaciuta, ricca di pentole e accessori degna di una
cucina professionale, ma ho trovato molto affascinante anche la collezione di giochi storici e il salotto azzurro, una stanza dipinta
con trompe d'oeil meravigliosi ed una pianola che, con un
sistema a pedali, suonava da sola.
Se volete saperne di più e
vedere con i vostri occhi, andate sul sito del Turismo Torino per
conoscere le date delle prossime visite.
La ricetta di oggi, dopo questo
racconto dallo sfondo fiabesco, non può che essere elegante. Una
semplice cheesecake salata, arricchita da pistacchi e basilico che in
greco significa, appunto, pianta regale. Io l'ho servita e decorata
con lattughino e tacchino arrosto: facile, fresca e bella da vedere.
Chissà se la contessa
approverebbe.
A casa mia...castello da fiaba!
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