mercoledì 22 gennaio 2014

Il mio lato oscuro

Foto di Wikipedia
Generalmente sono una persona equilibrata, inquadrata, consapevole dei miei doveri di donna, moglie e madre. Sì, certo, sono una caciarona, una chiacchierona e spesso con gli amici ricopro il ruolo di giullare di corte – parte che consiste nello sparare minchiate di vario genere che suscitino l'ilarità degli astanti – ma sono anche tranquilla e direi piuttosto diplomatica. Tutti mi descrivono come solare, sorridente, positiva, un po' sole-cuore-amore, ma vi devo svelare il mio lato diverso, quello che Dexter – il protagonista di una serie tv con la classica faccia da bravo ragazzo che però ha il difettuccio di essere un serial killer – chiamerebbe “il passeggero oscuro”: se mi svegliate in malo modo, attenti a voi. Dico seriamente. Divento un'altra, passo da essere Dottor Jekyll a Mister Hyde, da tenera mammina ad Annie Wilkes di “Misery non deve morire”, dalla canterina sirenetta Ariel alla malvagia piovra Ursula. Mi faccio quasi timore da sola. Ho pauraaaahhahah, lor signori è agghiacciandea.
Stanotte la Nanapiccola ha pensato bene che dormire era un optional, per cui mi sono alzata otto volte per andare a farle amorevolmente le coccole, eddai ammamma, fai tanta nanna e si poteva vedere chiaramente il fumo uscire dalle mie narici, stile drago incazzoso. Alla nona levata dal letto con sbuffi e piumone strattonato, ho buttato il manuale del genitore perfetto e l'ho messa nel lettone, sperando di poter chiudere un po' gli occhi e quando finalmente stavo per entrare nella fase rem, mi è arrivata una testata sullo zigomo che al confronto Zidane è un dilettante. E' stato un girarsi, lamentarsi, tirare calci fino a quando è suonata la sveglia, per cui oggi non sono esattamente in forma e di buon umore. Amica del call center che mi vuoi proporre una tariffa super iper mega vantaggiosa, non mi chiamare oggi; amico che condividi a muzzo link approssimativi e qualunquisti su giustizia e politica, non lo fare; barista che quando entro nel tuo locale non mi saluti, oggi fallo; parrucchiera che mi canni completamente il colore e il taglio, non mi dire che sto bene; azienda che mi proponi un lavoro fighissimo per scambio visibilità, astieniti. Uomini avvisati, mezzi salvati. Ooooohmmmmmm.
Ecco, quando l'umore è di questo tipo, meglio buttarsi sul cibo, il vero conforto degli dei: oggi vi propongo un risotto che è talmente buono da far tornare il sorriso. La zucca fatta cuocere velocemente abbracciata dalla cipolla, la salsiccia (meglio ancora se di Bra) spellata e tagliata a tocchetti viene aggiunta poco dopo essere stata assaggiata cruda insieme ad un bicchiere di Nebbiolo, il riso che rimane morbido e cremoso con la mantecatura, il vero rimedio per le notti insonni.

A casa mia....non chiedetemi se ho sonno.

Risotto zucca e salsiccia

3 commenti:

  1. ahahahah, bellissimo questo post... comunque secondo me è scientificamente impossibile che un parrucchiere possa sbagliarti taglio e colore, staresti bene anche con uno scopino in testa tu... :-)

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    1. Guarda Alessia, ti ringrazio, ma la cosa è realmente accaduta e ora sono gialla con un taglio che valorizza il crespo...:-S

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  2. . Mi sento come se conosco personalmente l'autore, perché
    sono d'accordo completamente con quello che dice

    my website blog (www.dermicosvive.it)

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