I
Mondiali di calcio sono finiti, la Germania ha vinto meritatamente
(“Acrucchidemmerdaaa!Popopopopo, popopopopo!”. Dottissima
citazione, chi la ricorda?), le vacanze si avvicinano e anche le
social dinner di A casa mia sono finite. Ma tranquilli, solo per
il periodo estivo! L'esperimento è andato più che bene, per cui tra
poco arriveranno le date per settembre con nuovi menù e la stessa
formula: prenota via mail, arriva con una gran fame e la voglia di
fare nuove amicizie. Poi, amici single, io ve lo ridico: le colline
patrimonio dell'Unesco illuminate sono molto romantiche, ci sono
altissime probabilità che Cupido faccia un intrallazzo con Bacco, e
che qui possiate anche trovare l'amore, quindi cosa aspettate?
Sono
soddisfatta del lavoro che ho fatto, di quello che ho cucinato per i
miei ospiti, grata perché il tempo ci ha assistito e abbiamo potuto
mangiare in giardino senza Moncler (ok che è banale parlare del
tempo, ma stamattina, 14 luglio, c'è la nebbia, ecchecà!),
fortunata perché proprio in quei giorni le rose sono di nuovo
fiorite e ho potuto fare dei bellissimi centrotavola, ma soprattutto
sono felice dell'atmosfera che si è creata in queste serate: persone
molto diverse tra loro, con vite e abitudini differenti, si sono
trovate a chiacchierare e ridere insieme, a smezzarsi il bis di un
piatto e a scambiarsi i contatti a fine serata, “così ci
sentiamo!”: una serata molto “sociale”, ma poco “social”,
perché i telefonini, da cui non ci stacchiamo mai, sono stati
dimenticati per diverse ore. É
proprio vero, il buon cibo e il vino uniscono sempre!
Un
grazie speciale lo devo al Maritino perché è stato una spalla
multitasking perfetta per queste serate: giardiniere – l'erba
tagliata bene era fondamentale – maggiordomo, pr, cameriere,
lavapiatti e splendido padrone di casa. Forse dovrei ingannarlo
dicendogli che anche le cene con le nostre figlie sono social
dinner (ovviamente mi
hanno pagata rompendo il porcellino) così mi aiuterebbe più spesso!
I
menù di settembre sono quasi pronti e mi frulla per la testa anche
una serata dai gusti francesi che negli ultimi viaggi culinari
abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare.
Comincio
a solleticarvi le papille con una ricetta che è appunto francese,
anche se io sono sempre stata convinta fosse cinese: “anatla
all'alancia solo due pelsone e su plenotazione, glazie.”
Il
solo petto d'anatra all'arancia è in verità semplice da fare e si
trova abbastanza facilmente nei reparti macelleria dei supermercati
più grandi.
La
ricetta è facile e anche piuttosto veloce per essere un secondo di
carne d'effetto: non dimenticate di comprare qualche arancia in più
per decorare il piatto e cucinate l'anatra per una cena romantica,
farete senz'altro colpo!
Nessun commento:
Posta un commento