martedì 1 ottobre 2013

Ferrari e Pioggia a Cheese 2013

Foto da eatpiemonte.it
 Dopo lo tzunami che si è abbattuto su di me per essere stata abbandonata con un sms – non dal Maritino, tranquilli, leggete qui – ed essere stata costretta a girare per casa con pinzone in testa, pantofola zoomorfa, tuta e cassetta appesa al collo stile “Popcornpatatinecocacolabibbbitefreeeesche”, ma con sgrassatori, wcnet e spugne – sì, che il Maritino avrebbe avuto motivi per mollarmi, anche con un sms - riparto da dove ho lasciato, cioè da Cheese 2013, ovvero la fiera internazionale del formaggio che si è svolta la scorsa settimana a Bra.
Il primo giorno sono stata accolta nello stand della Ferrari, marchio riconoscibile e famoso – sì, proprio quello di Topo Gigio, ma lui non c'era – per conoscere e assaggiare il mondo del parmigiano, il re di tutti i formaggi. La Ferrari nasce nel 1823 e ora tutta l'esperienza e la passione continua a vivere nelle tre sorelle Ferrari, stilizzate nelle tre margherite del marchio. Il loro lavoro più grande, ma che dona anche soddisfazione e orgoglio, è quello di mandare avanti un'azienda con alti standard di qualità, dove la storia e la genuinità del prodotto sono al primo posto. E' stato emozionante vedere aprire le forme di parmigiano (un signor parmigiano, per la verità: il reggiano con 30 mesi di stagionatura e il grana padano riserva con 20 mesi, mica pizza e fichi), una vera danza con martelletti e coltelli che hanno diviso perfettamente a metà forme meravigliose di più di 30 kg da cui uscivano profumi inebrianti di latte, fieno e semplicità.
In occasione di Cheese è stata presentata la join venture tra la Ferrari e Slow Food, un connubio veramente riuscito tra i loro formaggi di punta e le marmellate e i mieli del presidio: il grana riserva con la marmellata di mandarini tardivi di Ciaculli era abbinamento da mandare in estasi.
Dalla bontà della Pianura Padana, mi sono poi spostata al sud, più precisamente a Martina Franca in Puglia, dove Alberto e Vincenzo hanno dato vita al Pioggia Store, un caseificio con le tradizioni più belle del sud Italia, ma con la modernità dei nostri giorni: infatti tutti i formaggi Pioggia si possono acquistare on line e ricevere la spedizione in 24 ore. I caciocavalli più buoni che abbia mai assaggiato, da quelli stagionati 7 mesi fino ai 12, da quello ubriaco lasciato nel vino un giorno sì e uno no (già mi stava simpatico) a quello della massaia, un mix di latte vaccino, di capra e di pecora.
Poi il caseificio Pioggia propone ogni ben di Dio della Puglia: mozzarelle, bufale, burratine, ricottine fresche, cacioricotta – quest'estate in Puglia era come la droga, marò che buono! - scamorze e chi più ne ha più ne metta.
A Cheese ho avuto modo di degustare solo i caciocavalli, ma io amo molto i formaggi freschi e la stracciatella è una di quelle cose che adoro. Non si tratta del gusto gelato, ma di filamenti di mozzarella – stracciata, appunto – immersa nella panna, una roba che manda in visibilio.
Oggi ve la propongo per un primo sprint insieme alle zucchine: la panna avvolgerà la pasta, gli stracci di mozzarella (da mettere all'ultimo) comincerà a filare golosamente. Pochi minuti per un piatto meraviglioso perfetto anche per i vegetariani. Se volete fare bingo, fatevi arrivare la stracciatella direttamente a casa dalla Puglia, basta un clic.

A casa mia...il mio colesterolo ringrazia!

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