Foto da eatpiemonte.it |
Il primo giorno sono stata accolta nello stand della Ferrari, marchio
riconoscibile e famoso – sì, proprio quello di Topo Gigio, ma lui
non c'era – per conoscere e assaggiare il mondo del parmigiano, il
re di tutti i formaggi. La Ferrari nasce nel 1823 e ora tutta
l'esperienza e la passione continua a vivere nelle tre sorelle
Ferrari, stilizzate nelle tre margherite del marchio. Il loro lavoro
più grande, ma che dona anche soddisfazione e orgoglio, è quello di
mandare avanti un'azienda con alti standard di qualità, dove la
storia e la genuinità del prodotto sono al primo posto. E' stato
emozionante vedere aprire le forme di parmigiano (un signor
parmigiano, per la verità: il reggiano con 30 mesi di stagionatura e
il grana padano riserva con 20 mesi, mica pizza e fichi), una vera
danza con martelletti e coltelli che hanno diviso perfettamente a
metà forme meravigliose di più di 30 kg da cui uscivano profumi
inebrianti di latte, fieno e semplicità.
In occasione di Cheese è stata presentata la join venture tra
la Ferrari e Slow Food, un connubio veramente riuscito tra i loro
formaggi di punta e le marmellate e i mieli del presidio: il grana
riserva con la marmellata di mandarini tardivi di Ciaculli era
abbinamento da mandare in estasi.
Dalla bontà della Pianura Padana, mi sono poi spostata al sud, più
precisamente a Martina Franca in Puglia, dove Alberto e Vincenzo
hanno dato vita al Pioggia Store, un caseificio con le tradizioni più
belle del sud Italia, ma con la modernità dei nostri giorni: infatti
tutti i formaggi Pioggia si possono acquistare on line e ricevere la
spedizione in 24 ore. I caciocavalli più buoni che abbia mai
assaggiato, da quelli stagionati 7 mesi fino ai 12, da quello ubriaco
lasciato nel vino un giorno sì e uno no (già mi stava simpatico) a
quello della massaia, un mix di latte vaccino, di capra e di pecora.
Poi il caseificio Pioggia propone ogni ben di Dio della Puglia:
mozzarelle, bufale, burratine, ricottine fresche, cacioricotta –
quest'estate in Puglia era come la droga, marò che buono! - scamorze
e chi più ne ha più ne metta.
A Cheese ho avuto modo di degustare solo i caciocavalli, ma io amo
molto i formaggi freschi e la stracciatella è una di quelle cose che
adoro. Non si tratta del gusto gelato, ma di filamenti di mozzarella
– stracciata, appunto – immersa nella panna, una roba che manda
in visibilio.
Oggi ve la propongo per un primo sprint insieme alle zucchine: la
panna avvolgerà la pasta, gli stracci di mozzarella (da mettere
all'ultimo) comincerà a filare golosamente. Pochi minuti per un
piatto meraviglioso perfetto anche per i vegetariani. Se volete fare
bingo, fatevi arrivare la stracciatella direttamente a casa dalla
Puglia, basta un clic.
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