Google immagini |
Vorrei avere una macchina del tempo, magari che mi dia meno problematiche di quella di Doc in "Ritorno al futuro". E' il sogno un po' di tutti: ci sono quelli che vorrebbero tornare indietro di milioni di anni per vedere il mondo primitivo e farsi rincorrere da enormi dinosauri con denti aguzzi e sbavosi, con il rischio di diventare aperitivo per quelle bestie estinte, buone solo per fare una borsa di un certo livello - amici animalisti, state calmi che sto scherzando - grazie, ma anche no. Poi ci sono gli inguaribili romanticoni che vorrebbero trasformarsi nel Duca di Fersen per baciare - ovviamente alla francese - una boccoluta Maria Antonietta. Come avrete capito sto pensando ai personaggi di Lady Oscar, mica a quelli veramente esistiti. Ma anche qui, per me è un no: non ci tengo alle baionettate, nè alle ghigliottine, nè ad una regina capricciosa che mi vuole far mangiare solo brioche. Più semplicemente ci sono quelli che tornerebbero bambini per non aver nessun problema oppure ai tempi del liceo: felpa Best Company, walkman, Dr. Martens ai piedi e capelli improponibili d'ordinanza. Ecco, io un saltino al liceo lo farei, ma giusto giusto per un giorno, solo per poter rivivere alcune cose. Chi ha frequentato il liceo classico D'Azeglio a Torino, forse mi capirà: la colla per il caffè della macchinetta, la sigaretta ai bagni del terzo piano - ebbene sì, mamma, fumo! - la pizzetta dell'intervallo di Mimmoconsumazionefacoltativa (Mimmo era il barista che, se ti sedevi al tavolino e ordinavi solo un bicchiere d'acqua, ti perforava con lo sguardo peggio del laser fotonico di Mazinga Z), le versioni di latino e greco copiate dai traduttori...e ovviamente il divertimento in classe, quelle risate che a pensarci adesso ma veramente mi spanciavo se la prof diceva stocastico? ma che erano irrefrenabili, sincere, genuine. Oddio, che botta di nostalgia. No, a parte i bei ricordi, al liceo non ci tornerei: fossi matta a rivivere l'adolescenza. Se avessi la macchina del tempo oggi, in questo preciso momento, adesso che sto scrivendo con i piedi infreddoliti e la lista delle cose da fare lunga come la Divina Commedia, imposterei la data ad agosto 2013, solo per poter essere in vacanza: spiaggia, asciugamano sulla sabbia, rivista gossippara, birretta e poi un bel pranzetto con i sapori del mare e del vinello bianco ghiacciato. Siccome - ve lo dico, ma non ci rimanete male - la macchina del tempo non esiste, di tutto quello che vorrei, almeno il pranzetto lo posso replicare. Le chicche di patate con vongole e pomodorini sono semplicissime da fare e anche piuttosto veloci nella preparazione: sì, bisogna sgusciare le vongole, ma ci mettono poco a schiudersi, gli gnocchetti di patate cuociono in un batter d'occhio, i pomodorini sono aggiunti all'ultimo per rimanere freschi e saporiti. Una spolverata di prezzemolo fresco, del Vermentino fresco ed è subito estate. Anche senza macchina del tempo.
A casa mia...chi mi accompagna da Gube per la giustifica?
Nessun commento:
Posta un commento