venerdì 7 febbraio 2014

A casa mia è anche casa vostra

Foto di amaraterra.blogspot.it
Immaginate ciò che più vi trasporti in un'atmosfera di festa: ballerine brasiliane sculettanti a ritmo di samba, cappellini da mongolo in testa e trombette di menelik fastidiose – oh, ognuno ha i suoi gusti – disco music anni '70 e pantaloni a zampa svolazzanti, amici sorridenti con un flûte in mano: che entri la torta, auguri! Questo mio e vostro blog compie due anni! In verità il vero compleanno sarebbe domani, ma come direbbe Razzi-Crozza: Amico caro, che cazzo te ne frega, fatti un compleanno tuo! Il venerdì sera è perfetto per festeggiare: ci si rilassa dopo una settimana di lavoro, si possono fare bagordi, alzare un po' il gomito, fare le ore piccole con la tranquillità di avere ancora tutto il weekend per riprendersi e riposarsi, per cui oggi si festeggia!
Due anni meravigliosi di scrittura e ricette, due anni che mi hanno fatto crescere – ehi, non intendo in larghezza! - e che mi hanno dato la possibilità di capire cosa voglio realmente fare da grande. Forse, eh. Ma so con certezza che lo scrivere e cucinare fanno ormai parte integrante della mia persona. Ho uno scatolone pieno di diari segreti dell'adolescenza, di Smemo alte come un club sandwich farcito di cartoline, scontrini a rumenta varia, quaderni piene di parole, sfoghi e lacrime che nessuno doveva leggere. Anche perché sarei stata internata. Invece adesso ho scoperto la bellezza di condividere, di comunicare attraverso un piatto o una foto, ho compreso la meraviglia delle parole, la grande potenzialità che hanno, la capacità di far ridere, commuovere, riflettere, identificarsi, sognare. E questo, ovviamente, lo devo a voi che mi seguite con affetto, che mi scrivete per dirmi che un post vi ha fatto scassare dal ridere o vi ha fatto scendere la lacrima – questa cosa mi galvanizza assai – a voi che mi chiedete consigli sulle varie cotture che Suor Germana lèvati, a voi che arrivate sul blog con la parola chiave il topinambur è allucinogeno? o Rocco Siffredi in cucina – di questo sono molto orgogliosa – a voi che mi spronate ogni giorno a continuare questa bella avventura, a voi senza i quali questo spazio rimarrebbe un triste diario senza lettori. A casa mia è anche casa vostra.
Come sapete, l'idea primordiale di questo blog è nata durante un romantico viaggetto con il Maritino in Provenza, in un localino rustico e accogliente, con la musica jazz, davanti ad una fetta di quiche e del vino rosso, per cui oggi una ricetta francese per festeggiare il secondo compleanno del blog. La Tartiflette è un piatto tipico dell'Alta Savoia, dove il freddo impone alimenti piuttosto calorici per scaldarsi ed è una vera goduria, una di quelle ricette che coccolano, che mettono in pace con il mondo e con lo stomaco. Strati di morbide patate insaporiti da cipolla stufata e pancetta, la crema di Reblochon – tipico formaggio di questa regione francese – che sciogliendosi avvolge tutto con il suo languido abbraccio. Nessuna torta per me, le candeline le preferisco sulla Tartiflette.

A casa mia...trenino tutti insieme!A, e, i, o, u, y...

Tartiflette

5 commenti: