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Immaginate
ciò che più vi trasporti in un'atmosfera di festa: ballerine
brasiliane sculettanti a ritmo di samba, cappellini da mongolo in
testa e trombette di menelik fastidiose – oh, ognuno ha i suoi
gusti – disco music anni '70 e pantaloni a zampa svolazzanti,
amici sorridenti con un flûte
in mano: che entri la torta, auguri! Questo mio e vostro blog compie
due anni! In verità il vero compleanno sarebbe domani, ma come
direbbe Razzi-Crozza: Amico caro, che cazzo te ne frega, fatti un
compleanno tuo! Il venerdì sera è perfetto per festeggiare: ci
si rilassa dopo una settimana di lavoro, si possono fare bagordi,
alzare un po' il gomito, fare le ore piccole con la tranquillità di
avere ancora tutto il weekend per riprendersi e riposarsi, per cui
oggi si festeggia!
Due
anni meravigliosi di scrittura e ricette, due anni che mi hanno fatto
crescere – ehi, non intendo in larghezza! - e che mi hanno dato la
possibilità di capire cosa voglio realmente fare da grande. Forse,
eh. Ma so con certezza che lo scrivere e cucinare fanno ormai parte
integrante della mia persona. Ho uno scatolone pieno di diari segreti
dell'adolescenza, di Smemo alte come un club sandwich farcito di
cartoline, scontrini a rumenta varia, quaderni piene di parole,
sfoghi e lacrime che nessuno doveva leggere. Anche perché sarei
stata internata. Invece adesso ho scoperto la bellezza di
condividere, di comunicare attraverso un piatto o una foto, ho
compreso la meraviglia delle parole, la grande potenzialità che
hanno, la capacità di far ridere, commuovere, riflettere,
identificarsi, sognare. E questo, ovviamente, lo devo a voi che mi
seguite con affetto, che mi scrivete per dirmi che un post vi ha
fatto scassare dal ridere o vi ha fatto scendere la lacrima –
questa cosa mi galvanizza assai – a voi che mi chiedete consigli
sulle varie cotture che Suor Germana lèvati, a voi che arrivate sul
blog con la parola chiave il topinambur è allucinogeno? o
Rocco Siffredi in cucina – di questo sono molto orgogliosa –
a voi che mi spronate ogni giorno a continuare questa bella
avventura, a voi senza i quali questo spazio rimarrebbe un triste
diario senza lettori. A casa mia è anche casa vostra.
Come
sapete, l'idea primordiale di questo blog è nata durante un
romantico viaggetto con il Maritino in Provenza, in un localino
rustico e accogliente, con la musica jazz, davanti ad una fetta di
quiche e del vino rosso, per cui oggi una ricetta francese per
festeggiare il secondo compleanno del blog. La Tartiflette è un
piatto tipico dell'Alta Savoia, dove il freddo impone alimenti
piuttosto calorici per scaldarsi ed è una vera goduria, una di
quelle ricette che coccolano, che mettono in pace con il mondo e con
lo stomaco. Strati di morbide patate insaporiti da cipolla stufata e
pancetta, la crema di Reblochon – tipico formaggio di questa
regione francese – che sciogliendosi avvolge tutto con il suo
languido abbraccio. Nessuna torta per me, le candeline le preferisco
sulla Tartiflette.
A
casa mia...trenino tutti insieme!A, e, i, o, u, y...
Tartiflette
Buon compleanno e cento di questi post!
RispondiEliminaGrazie mille! 😊
EliminaGià 2 anni????? CHE TOGO!!!! BRAVA MARGHE!!! Evviva evviva evviva Complimenti e bacioni
RispondiEliminaGrazie amica mia!
EliminaBrava, complimenti e grazie!
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