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E poi ci son quei giorni in cui ti viene quella voglia irrefrenabile
di mangiare cinese. Di sicuro la cucina orientale diffusa in Italia
non è la stessa che si mangia realmente in Cina, credo sia
un'europeizzazione di sapori, anche se ben lontani dai nostri gusti
mediterranei. Entrare in un ristorante cinese è come varcare la
soglia di una friggitoria: quando esci anche i jeans sapranno di
wantun flitti e di nuvole di dlago. A Torino i primi
ristoranti cinesi sono nati negli anni '90: vicino alla mia scuola
media ce n'era uno (tuttora esistente e nostro sponsor ufficiale di
chinese) che aveva preso il posto di una pizzeria, la Giulio Cesare,
spesso scelta per le pizzate di fine anno con i compagni. A distanza
di anni, la statua in gesso o polistirolo con tanto di tunica in
velluto rosso dell'imperatore romano continua ad esserci, posizionata
su di un piedistallo guarda tutta la sala, abbinata a lanterne
cinesi, ideogrammi e dragoni di carta di riso. Leggermente
inquietante. Diciamolo, i ristoranti cinesi sono veramente kitch,
un'accozzaglia di arredamenti assurdi che mi chiedo sempre se a loro
piaccia sul serio o se lo fanno per farci sentire in Estremo Oriente.
Urge corso di buon gusto.
Bisogna dire che il cinese, oltre a creare dipendenza, è una delle
poche chance rimaste in questi tempi di crisi per poter andare a cena
fuori e non spendere un capitale.
La mia amica Marta, ma acerrima nemica di Ruzzle, mi ha insegnato
come fare il riso alla cantonese e il pollo alle mandorle, due must
di questa cucina. Il segreto, in verità, sta nell'utilizzare l'olio
di semi, perché quello di oliva non esiste nella cultura orientale e
fa virare la pietanza verso gusti più simili ai nostri. Oggi vi
propongo il pollo, un secondo da fare in poco tempo perché la carne
è tagliata a bocconcini per cui cuoce più in fretta. Oltre
all'utilizzo dell'olio di semi, l'altro segreto sta nell'utilizzare
la fecola di patate, che creerà, insieme alla salsa di soya, quella
cremina un po' gelatinosa tipica del pollo alle mandorle cinese. In
questo modo, sarà perfetto anche per chi è intollerante al glutine.
Obbligo di bacchette e billa cinese.
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