martedì 4 dicembre 2012

Masterchef junior a casa mia


Dovremmo spesso prendere esempio dai bambini. Riscoprire quella capacità di stupirci ed essere felici anche per le piccole cose, nella vita di tutti i giorni ed anche in cucina.
Quando il brother ed io eravamo gagni, di sabato o domenica ci svegliavamo sempre presto, abitudine che da adulta reputo assolutamente malsana e che non riesco a comprendere. Non avevamo nessuna intenzione di svegliare i nostri genitori, credo per poter fare quello che volevamo senza scocciature: alzavamo la serranda della nostra camera con un metodo super collaudato per evitare il qualsivoglia rumore. Quatti quatti andavamo in salotto per guardare i cartoni in televisione, ma solitamente era così presto che i canali non erano ancora attivi e c'era quella schermata multicolor con l'elenco dei programmi. Chi è troppo giovane non saprà di cosa sto parlando. Molto anni '80. Allora giocavamo in camera:tiravamo fuori dal fustino del Dixan rivestito di carta da regalo le mille macchinine. Ogni modellino era abbinato ad un membro della nostra famiglia, che realmente aveva posseduto quella macchina – il brother, sulle automobili, era piuttosto maniacale - e ci inventavamo storie divertenti. Non mi spiego ancora come mai lui avesse sempre in dotazione la Giulietta blu, lucida e nuova, della Bburago ed io la Panda 30 rossa scrostata senza porte. Misteri della vita.
Ma la cosa che più ci piaceva fare insieme era cucinare. Una mattina abbiamo fatto le frittelle. Dunque, la ricetta non ce l'avevamo, per cui abbiamo ascoltato a ripetizione una canzone dello Zecchino d'Oro - “Le frittelle”, appunto – facendo Stop-Rew-Play sul registratore non so quante volte, e che iniziava proprio elencando gli ingredienti. C'è la mamma in cucina che prepara la pastella: latte, uova, farina, mette calda la padella. L'olio sfrigola, fuma, l'aria intorno si profuma, scende ben lievitata una prima cucchiata.....Ecco, la cucchiaiata di lievito ce la siamo bucata, per cui avevamo usato un numero sconsiderato di uova per ottenere poche frittelle. Però ci piaceva cucinare insieme, era divertente e non aspettavamo altro che fare la sorpresa ai nostri genitori per vedere il loro sguardo fiero di noi piccoli chef pasticcioni in erba. Dei veri cuochi in miniatura li ho visti nell'edizione junior di Masterchef Australia. Sono impressionanti: hanno un'età tra gli 8 e i 12 anni e cucinano dei piatti pazzeschi, presentandoli con una cura degna di un ristorante stellato. Poi, certo, fanno delle robe un po' australiane e cucinano il canguro – ommioddio! - ma sono bravissimi. Ciò che più mi colpisce è la gioia che traspare dai loro occhi. Non c'è particolare competizione tra di loro, come ci si aspetterebbe in una gara tra bambini, e si vede il reale entusiasmo che ci mettono nel cucinare e il divertimento nel poterlo fare insieme. Sono belli da vedere e sopratutto i giudici non sono antipatici come Cracco. La ricetta di oggi è liberamente tratta – e italianizzata - da un piatto che ho visto appunto, a Masterchef Australia junior:una lasagnetta con crema ai porri e trota salmonata. Un gusto delicato, una presentazione semplice ma di grande effetto, con l'aggiunta di chicchi di melagrana che rendono subito natalizio questo piatto. Farete un figurone al cenone di Natale!
Come dicevo all'inizio, bisogna prendere esempio dai bambini: è utile e anche buono!

A casa mia...ma Alvaro e Camilla su che canale erano?

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