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Siamo agli sgoccioli. Mancano sette giorni a Natale e
ancora una miriade di cose da fare: catering, cene natalizie, recite
scolastiche, matrimonio...e come se non bastasse, casa mia è un
lazzareto. Ripeto come un mantra “non mi posso ammalare, non mi
posso ammalare”, facendo macumbe e gesti propiziatori intorno alla
scatola dei medicinali. Poi tanto venerdì finisce il mondo e noi
siamo qui a preoccuparci se per la zia Peppina è meglio regalare dei
guanti o un paio di pantofole.
Comunque anche sti Maya che profetizzano, molto
meglio che prevedessero la loro estinzione senza preoccupare la gente
dei secoli futuri. Elio for president.
Ho finalmente deciso cosa cucinare al pranzo di Natale, Maya o non Maya:
un menù che definirei caldo, accogliente, piuttosto tradizionale,
dai sapori della famiglia in festa. Il piatto forte saranno i
tortellini in brodo di carne, il classico dei classici, per cui
passerò la vigilia ad impastare e girare tortellini, con il benevolo
sguardo dall'Alto di Maura e della Nonna Albertina e ascoltando
canzoni di Bing Crosby. Perfect Christmas. Anche il dolce
sarà quello del Natale più tipico: panettone di Milano e pandoro di
Verona, per accontentare entrambe le fazioni.
Se invece preferite concludere il banchetto con qualcosa
di più fresco e meno pesante, ho pensato ad un semifreddo al
cioccolato bianco. Semplice da fare – ça
va sans dire – si
può preparare in anticipo e conservare in freezer. I chicchi di
melagrana lo rendono natalizio e danno quel piacevole gusto asprigno
che contrasta il dolce del cioccolato bianco.
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