Dal sito di Repubblica - Piazza San Carlo |
Continua il filone natalizio. Tutta la città “parla” delle
prossime festività e non si possono ignorare. Trovo meravigliosi gli
addobbi luminosi per le strade, sembra di stare in un grande
presepio. Le vetrine dei negozi, qualsiasi cosa vendano, sono
adornate di nastri dorati e argentati, di finta neve e orsi bianchi
sugli sci: persino le farmacie hanno scintillanti pacchi dono. Se
qualcuno regala un cesto natalizio con confezioni di Tachipirina,
Bisolvon mucolitico e Lasonil, poi non si chieda come mai sia
rimasto senza amici.
Torino, da parecchi anni, vanta le luci d'artista: installazioni di
artisti famosi che hanno creato luminarie particolari per abbellire
le vie del centro. Costellazioni, scritte che compongono fiabe e
anche quelle luci viola che fanno assomigliare la Gran Madre ad una
discoteca di Ibiza e il Monte dei Cappuccini un ritrovo per un rave
party. Su, saranno anche artistiche, ma tutti lo abbiamo pensato.
Belle o meno, sicuramente fanno una gran scena e conferiscono un'aria
accogliente e calda, nonostante le basse temperature. Mi piace
tornare a casa, aprire la porta e con la chiave ancora nella toppa,
nel buio, vedere le lucine tremolanti dell'albero: anche se
infreddolita, sento subito il calore casalingo.
Sembra tutto rilassante, ma questo mese di dicembre, non lo è per
niente. Tutti gli anni sembra che dopo Natale caschi il mondo –
alla fine 'sti Maya non sono poi così originali – e bisogna
assolutissimamente vedersi prima. Ed ecco accavallarsi cene, contro
cene, aperitivi, dai-facciamo-almeno-un-caffè, per scambiarsi gli
auguri e dei piccoli doni che normalmente variano dal cestino con
saponette colorate – ma perché, puzzo? - al set di candele
glitterate che non accenderai mai perché ti dispiace rovinarle. Per
me, oltre all'allegro gozzovigliare, c'è da preparare un catering
per un apericena con 25 persone, i festeggiamenti per il primo
compleanno di Beatrice, il matrimonio di mia cugina e, ovviamente,
organizzare il pranzo di Natale.
Per non impazzire si hanno tre scelte: 1) Andare tutti al McDonald 2)
Chiamare Medioman – ma ve lo ricordate? - 3) Ricorrere a ricette
semplici, veloci, ma d'effetto. Io opto per la numero tre. Le tartine
bicolore sono un'idea perfetta per l'aperitivo natalizio, belle da
vedere e buonissime. Con le uova di lompo nere e rosse, che
assomigliano alle bacche del pungitopo. Da gustare nell'attesa che
arrivino tutti i parenti con il primo flute di prosecco, prima di
mettersi a tavola e mangiare come se non ci fosse un domani.
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