venerdì 20 giugno 2014

¡Que viva Viva!

Qualche settimana fa sono stata invitata da Viva, azienda dell'interland torinese, che produce zuppe, insalate e piatti pronti come cous cous, insalate di riso, orzo, purè. Ecco, la prima cosa che ho pensato è stata: “Ma questi son matti! Chiedere di sponsorizzare piatti pronti ad una foodblogger è un po' come suicidarsi!”, ma siccome di natura sono molto curiosa e felice di stupirmi – quando accade in negativo sono meno felice, eh – sono partita armata di Iphone, caricabatterie, macchina fotografica e ovviamente una gran fame per la #vivafoodexperience.
Lo volete sapere subito? Sì, mi sono stupita, e in modo positivo, perché Viva è un'azienda veramente rispettosa degli ingredienti, delle cotture, delle temperature, dell'igiene, conservanti e additivi non sanno neanche cosa siano. Ho potuto visitare la parte della struttura dedicata alle preparazioni bio e gluten free, dove vigono regole molto ferree per i dipendenti – e i visitatori - in modo che non ci sia la benché minima contaminazione: non vi dico com'ero carina con la cuffietta bianca stile doccia della nonna!
Tutti i piatti hanno, volutamente, un' aggiunta minima di sale -si sa, il sale lo si può aggiungere, ma se è troppo, toglierlo risulta difficile - e sono fatti veramente come li faremmo noi a casa, tranne per le dimensioni gigantesche delle pentole. Il passato, per esempio, è fatto con verdure selezionate, acqua e sale. Stop. Null'altro. Viene confezionato ancora bollente e poi un abbattitore fa sì che la conservazione possa essere più lunga. Se devo usare un aggettivo, scelgo “sano”. L'estroso chef Diego Bongiovanni, occhi azzurri e cresta bionda, ha pensato ad uno showcooking che, sì, stupisse – ha cucinato pesce spada con un ferro da stiro e del filetto con una piastra per capelli - ma soprattutto ci facesse capire che con l'aggiunta di pochi ingredienti e un poco di fantasia, una zuppa già pronta può diventare un piatto super chic o un fingerfood per un aperitivo. Per la serie: come ti inganno l'ospite a cena! Un'idea veloce? Al cous-cous di riso – perfetto per i celiaci - aggiungete dell'arancia tagliata a vivo e dei riccioli di carota, condite con olio, sale e pepe, servite nelle coppette fingerfood: buono, bello, fresco e allegro.

Ora, io sono abituata a cucinare e le cose piace farmele da me, ma non sono una talebana e se vi dicessi che non compro mai nulla di surgelato o di fatto, vi direi una bugia. I prodotti Viva sono buoni e possono risolvere quelle situazioni d'emergenza culinaria che accadono a tutti, oppure possono essere la soluzione comoda per il pranzo in ufficio, al posto di spendere tanti soldi al bar per un paninetto asciutto e sfigato. Quindi, viva Viva!
 La ricetta di oggi non poteva che essere fresca, sana, senza additivi -ma va?! - golosa, estiva e veloce: il gelato alle fragole homemade! Sì, dovete procurarvi una gelatiera, ma in commercio ce ne sono di economiche e vi assicuro che la sfrutterete tantissimo! Io ce l'avevo da tanti anni, ma è sempre rimasta in un angolo, povera poverella, senza essere utilizzata: ora mi è venuto il trip dei gelati, che sono in assoluto il mio dolce preferito, semplici da fare, buonissimi e molto, molto economici rispetto alla vendita in gelateria. Per il gusto alla fragola basta avere fragole fresche – ça va sans dire – zucchero, latte e panna. Un gioco da ragazzi, per un gelato che vi stupirà. Viva!

A casa mia...anche gli altri sanno cucinare bene!

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