martedì 16 giugno 2015

Trés

Sto lontano dallo stress,
fumo un po' e dopo vado al Trés!
Patò, Mexes,
Messi, Valdes,
fumo un po' e dopo vado al Trés!”.

State cantando e muovendo il bacino a tempo? Perfetto, questa sarà la canzone dell'estate grazie al nostro amico Tambu, portatore sano di vino.
C'è qualcuno che non sa ancora cos'è il Trés?! A livello social ho piuttosto sfrantecato. Ma è il nome del mio ristorante!
Mi fa ancora una certa impressione dirlo, ma è proprio così! Quello che era un progetto destinato a rimanere relegato alle chiacchiere serali, ai “ma ti immagini come sarebbe aprire un locale?”, alle pressioni del Maritino che veniva regolarmente mandato a ranare, è diventato realtà.
La prima volta che abbiamo pensato di avere un ristorante è stato in Provenza, da Chez Ariane, un piccolo bistrot di Arles con i tavoli in legno, musica jazz di sottofondo, quiche, formaggi francesi e vino in caraffa. Un luogo accogliente, un'atmosfera familiare e romantica - vabbè, noi stavamo in mini fuga d'amore senza bimbe – che ci ha conquistati e che abbiamo sognato di riproporre. Ora è tutto vero. Il Trés è il locale storico di Trezzo Tinella (si chiamava Antica Torre), paesino delle Langhe tra Neive e Barbaresco, ad un quarto d'ora di macchina da Alba, ed esiste da metà dell'800: i proprietari erano i bisnonni della Signora Norina, classe 1923 – quasi 92 anni e sta meglio di me e voi messi insieme – che ha lavorato nel ristorante per tanti anni e ha mille aneddoti da raccontare. Dove adesso c'è la saletta della vineria, una volta c'era una stalla, e gli archi di mattoni e le pareti in pietra sono ancora rimasti intatti. Questi particolari ci hanno ammaliato, insieme alla cucina enorme e luminosa, alla sala dove poter fare giocare i bimbi, al grande prato davanti per poter cenare con i piedi sull'erba, (o riposare e prendere il sole dopo un pranzo langhetto innaffiato da Barbaresco) e far pascolare i sopracitati pargoli, alla vista dei vigneti e dei noccioleti. Quello è il nostro posto, un luogo dove non solo mangiare e bere bene – in Langa si casca sempre in piedi – ma dove stare insieme, finire una cena con la chitarra in mano a cantare, dove ci saranno lezioni di cucina per grandi e bimbi, dove giocare a carte, a scacchi...dove stare bene. A casa mia diventa veramente casa vostra!
Vi aspetto da giovedì 18 al Trés, Via Roma 6 a Trezzo Tinella (per prenotare 339.4777971)!
Ovviamente non può mancare la ricetta, molto, molto langhetta: tagliatelle con ragù bianco di Bra.
Pasta fatta in casa (ma potete prenderle anche già fatte, eh!) con un ragù veloce e saporito che richiede d'obbligo un bicchiere di vino.
Trés bon, Trés jolie, Trés chic!

A casa mia...o al mio ristorante!

Tagliatelle con ragù bianco di salsiccia di Bra

Tagliatelle con ragù bianco di salsiccia di Bra

Ingredienti per 4 persone

  • 500 gr di tagliatelle all'uovo (fatte in casa ancora più buone)
  • 400 g di salsiccia di Bra
  • 1 cipolla
  • 2 carote
  • Mezzo bicchiere di Barbera o Nebbiolo
  • Rosmarino
  • Olio evo
  • Sale e pepe


Preparazione

Fai un soffritto di cipolla e carota e metti a cuocere in una padella con un po' di olio. Rosola la salsiccia (senza budello) sgranandola con una forchetta e poi sfuma con il vino. Regola di sale e pepe. (Poco sale, la salsiccia è già molto saporita!). Cuoci per circa 20 minuti.




Cuoci le tagliatelle (ricorda di tenere un po' di acqua di cottura perché la pasta all'uovo tende ad asciugare molto) e finisci in padella con il ragù. Servi con parmigiano grattugiato a piacere.