mercoledì 23 maggio 2012

L'ospite è sacro


Il pomodoro è senz'altro l'ortaggio che più amo, lo mangerei tutti i giorni, tutto l'anno, in tutte le sue forme. Il sugo con pomodoro, basilico, cipolla è, nella sua semplicità, un condimento fantastico che esalta il gusto del grano della pasta: non la pensa allo stesso modo il maritino. A casa sua, se nel sugo non c'era della carne, non andava bene: quindi per lui il sugo che io chiamo “semplice” è il ragù, e ancora adesso storce il naso se gli propongo la pasta al pomodoro. Per non parlare dell'abbinamento con le melanzane (Parmigiana mon amour!), che invece è fenomenale. Insomma, mi vengono tarpate le ali in cucina. L'altra settimana, però, è venuto a cena il nostro amico Diego che ha un amore viscerale con le melanzane: le mangerebbe tutti i giorni in tutti i modi. Così ho pensato ad un piatto che lo avrebbe fatto felice e il maritino non avrebbe potuto dire nulla, perchè l'ospite, si sa, è sacro.
Pasta alla Norma. Un grande classico della cucina siciliana, una sinfonia di sapori, una libidine per il palato. Le melanzane fritte che si sgrassano con l'acido del pomodoro, unite dal gusto deciso della ricotta salata: spero che Diego torni presto a cena da noi, così ho la scusa per rifarla!

Oggi, 23 maggio, è il 20° anniversario della strage di Capaci e non a caso ho scelto una ricetta della Sicilia, terra meravigliosa, troppo spesso ferita.
Vi lascio con una frase del giudice Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.”

A casa mia...non si dimentica!

Pasta alla Norma

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