giovedì 6 marzo 2014

Masterchef anch'io

Credit foto: contattonews.it
Siamo giunti al grande momento. Stasera è la sera. Pronta con plaid sul divano, tazza di tisana – e comunque sto sempre a dieta, non è che posso sfondarmi di pop corn – Iphone carico per smanettare su Twitter: c'è la finale di Masterchef! Sono rimasti in tre, Enrica, Federico ed Almo, ma facciamo un piccolo riassunto delle puntate precedenti. I primi eliminati non riescono ovviamente ad incidere la nostra memoria, ma c'erano Haeri, occhi a mandorla e una gran capacità a far ondeggiare una spada cinese nella sigla; Giovanna, capello corto alla soldato Jane che ha fatto imbufalire chef Barbieri – Ooooh, a me le patate crude mi fanno proprio girare i cosiddetti (sòccia!) - Daniele, il nerd super studioso che non so se abbia mai cucinato qualcosa; Margherita, tanto giovane e tanto inesperta, che ha fatto commuovere il duro Bastianich con la sua storia di 7 chili in 7 giorni; Jessica, capelli inguardabili, che avendo a disposizione fois gras e ingredienti di alto livello ha fatto un' amatriciana orrenda con il pane – no, vabbè, stai fuori – Ludovica ed Emma, belle ciacione che secondo me potevano dare di più; Giorgio, che se la tirava, ma che a dire di Bastianich aveva una grande costante, quella di fare sempre piatti di merda; Michele G., che era allergico ai peperoni e si ostinava a cucinarli e Marco, il regista, che in testa aveva un cespuglio e dal mio divano continuavo a dirgli di legarsi sti capelli; Beatrice ed Eleonora, protagoniste di una querelle degna del GF o di un bel pomeriggio con la D'Urso. La prima che ce l'ha fatta a fette dall'inizio con la sua pasta madre, la seconda simpatica come le ortiche sulle chiappe; Laura, che sognava di essere sculacciata con un gambo di sedano da Barbieri; Alberto, il nonno gigolò d'antan attorniato dalle sue paperine ammaliate dalla sua cucina; Michele C., il cannibale, occhi brillanti e grinta; Rachida, che quando è uscita ha fatto fare la ola a tutto il mondo dei social network; Salvatore, ultimo uscito, simpatia partenopea e semplicità che ha conquistato anche il gelido Cracco. Ora rimangono Almo, pugliese doc, super gagà con il suoi foulard e gli occhiali in tinta, si destreggia bene tra i fornelli e la sua simpatia attrae; Enrica, giovane toscana, con una cucina apparentemente semplice come lei, ma con un tocco che la contraddistingue e Federico, monsù il dottorino, che ha una grande inventiva e un'estetica superiore agli altri. Anche per lui la simpatia è un po' un optional, ma è bravo ed è di Torino, credo che il mio tifo sabaudo andrà a lui.
Ma ora, misuriamoci anche noi in un Invention test: nella scatola abbiamo due peperoni, del concentrato di pomodoro, cipolla, due cucchiai di olio a disposizione, una dieta che incombe e una fame della miseria. Cipolla tagliata sottile fatta appassire con il poco olio e un po' di acqua, con il concentrato si fa un bel sughetto, poi peperoni tagliati a cubetti piccoli, e ancora un po' di acqua per farli cuocere bene. Si sceglie un formato di pasta piccolo e leggero - perché 70 g quando li vedi vorresti dare una testata al muro – che renda abbastanza e 3, 2, 1, mani in aria! Pasta con sugo di peperoni light&express, gustoso e soddisfacente. Masterchef anch'io.

A casa mia...e allooooooooora!

Fusilli con sugo di peperoni light&express

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