mercoledì 16 maggio 2012

Orgoglio sabaudo


In questi giorni la mia città, Torino, è ancora più bella e viva. Si è appena concluso il Salone del libro - quest'anno un record di affluenze – e si vedono tanti turisti in giro per il centro con macchine fotografiche, cartine in mano e sguardi felici nel vedere una città ricca di storia e bellezze. La scorsa settimana la Juventus è diventata Campione d'Italia: caroselli, bandiere, euforia per le strade e ieri sera il Torino ha vinto la sua penultima partita di campionato ed ora è ad un passo dalla Serie A (ed io qualche clacson granata l'ho già sentito). E da lunedì, ultima serata stasera, dalle Ogr – Officine grandi riparazioni - sta andando in onda “Quello che (non) ho”, il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano sul significato e l'uso delle parole. Insomma, Torino in questi giorni la sta facendo da padrona con lo sport (tutti i tifosi accontentati) e con la cultura. Che orgoglio.
Ho avuto occasione, in queste ultime settimane, di fare da cicerone nella mia città e ciò che colpisce di più il turista in visita è la diversità, le tante sfaccettature che questa città offre. Torino è la borghesia del salotto di Piazza San Carlo e anche l'allegria e il caos di Porta Palazzo, è la maestosità di Palazzo Reale e la piccola bottega di Via Barbaroux, è il bar storico con gli stucchi dorati e il locale della movida. Torino è storia e innovazione, classico e contemporaneo, ed io ne vado fiera.
Un classico piatto? Pasta con piselli, panna e prosciutto. L'innovazione? Un risotto che arriva direttamente dal Lentilab, dallo chef Giovanni Naviglia: mantecato con la panna montata e speziato con un po' di noce moscata, il prosciutto messo all'ultimo e passato prima in padella per renderlo croccante. E' un primo semplice, ma scenografico, e il gusto è veramente super.

A casa mia...cerea, ne!

P.s. Anche orgoglio di A casa mia: 10000 visualizzazioni in 3 mesi! Grazie!

Risotto mantecato con panna montata, piselli e prosciutto

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