mercoledì 6 febbraio 2013

Cook like a Deejay

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E poi ti succedono quelle cose inaspettate, conseguenze non calcolate di un'idea o di un pensiero estemporaneo. Stamattina, durante la mia passeggiata mattutina verso l'ufficio, ascoltavo come sempre Radio Deejay. Mi piace, mi fa ridere, mi tiene compagnia e mi tiene il tempo – a me che sono senza orologio - per cui a seconda se c'è il tg o il Deejay story so se sono in ritardo o meno. Alle 9 comincia FM, con Fede e la Mari e l'argomento di oggi erano i diari dell'adolescenza. Potrei scrivere un trattato su questo argomento. Ho scritto il diario segreto dagli 11 anni fino a poco dopo che mi sono sposata. Non era il piccolo e grazioso diario coi fiorellini chiuso col mini lucchetto, ma solitamente un'agenda che la banca regalava a mio padre. C'erano molte più pagine, durava di più  ed era gratis! Da non confondere con la Smemo, che era il diario scolastico, anche se di scolastico c'era ben poco: lì c'erano frasi di film, di autori greci – per fare un po' i fighetti del classico – stralci di canzoni, le dediche dei compagni, un appunto, disegni, ma non cose personali. Il diario segreto non lo si faceva vedere a nessuno. Io lo scrivevo generalmente alla sera, annotando la mia giornata, cosa mi era successo, quello mi ha detto questo, allora io gli ho detto, ma tutto era solitamente concentrato sulle mie pene amorose. Santocielo, quante lacrime! Ogni tanto mi capita di rileggere qualcosa della mia adolescenza e ora, col senno di poi, molte cose mi fanno sorridere, ma il sentimento prevalente è la tenerezza nei confronti di quella ragazzina che ero, un po' malinconica, ma con grandi aspettative per il futuro.
Con le cuffiette nelle orecchie, presa da questa ventata di ricordi, ho mandato un sms alla radio – cosa che non faccio mai – e tempo zero mi hanno chiamata per andare in onda e parlare del blog. Sì, perché il blog di cucina è a tutti gli effetti un diario. Dove scrivo appunti della mia vita, ricordi e momenti belli del presente, sempre legati alla passione per il buon cibo.
Dare l'indirizzo del blog su radio Deejay ha fatto sì che stamattina avessi un picco di visite mai visto, tanto che ho pensato che blogspot si fosse cimito. Il potere della comunicazione...e di cogliere la palla al balzo! Speriamo che molti di quelli che sono passati di qui per curiosità, abbiano voglia di tornare a leggere e a cucinare con me.
Ora nessun segreto, ma condivisione di un piatto che mi ha veramente conquistata e che è a prova di bis. Lo sformato di topinambur (o ciapinabòt in piemontese) ha un gusto delicato, che ricorda molto il carciofo. Insieme alla salsa di acciughe crea un esplosione di sapori meravigliosi, tipici della mia regione: il topinambur è infatti una delle verdure privilegiate da intingere nella bagna caoda.
Servito come antipasto, la vostra cena sarà già in discesa.

A casa mia...grazie Fede e la Mari!

Sformato di topinambur con salsa di acciughe

6 commenti:

  1. Infatti io ti ho sentita e presa dalla curiosità eccomi qua che spulcio il tuo blog. Credo che troverò un sacco di spunti simpatici per cucinare .... a casa mia ;-)

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    1. W Duda! Grazie, spero che passerai presto in mezzo a farina, uova e divertimento di questo blog! Grazie!

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  2. http://www.deejay.it/dj/radio/programma/reloaded/35/2013-02-06/FM?idProgramma=166&r=rld

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  3. Ecco il link della puntata di FM con il mio intervento! Dal minuto 15.40! Grazie ad Enrico!

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  4. Anch'io sono qui a curiosare perchè ho ascoltato il tuo intervento a radio DJ.
    Mi piace il tuo blog, mi unisco agli amici. Buona giornata, Milena

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