venerdì 15 febbraio 2013

Facile come aprire una scatoletta

Lungo mare di Carloforte - Google immagini

 Carloforte è un piccolo comune dell'Isola di San Pietro, nel sud ovest della Sardegna. Pur essendo un luogo piccolo è denso di storia. Si intrecciano popolazioni e culture, da quella tunisina a quella piemontese – il progetto architettonico è di Augusto de la Vallèe – dalla sarda, alla spagnola, alla ligure. Soprattutto quella ligure, tanto che dal 2004 è comune onorario della provincia di Genova e il dialetto parlato non è quello sardo, come uno si aspetterebbe, ma quello ligure. Ci sono stata una volta sola, tanti anni fa e ne sono rimasta colpita e affascinata: scogliere a strapiombo su mare cristallino – beh, siamo sempre in Sardegna – vegetazione aspra, selvaggia, un borgo dalle casette variopinte, piccole strade che sanno di antico, profumo di focaccia, di basilico e di frutti di mare.
Tra i momenti più belli, la gita in gommone con i miei zii per fare la circumnavigazione dell'isola, alla scoperta di calette e luoghi storicamente importanti come il Porto Flavia, un sito minerario che ha un affaccio a strapiombo sul mare veramente unico. Lo zio, campione di sub, ne ha approfittato per fare un'immersione, mentre io e mio cugino, armati di coltellino e maschera, abbiamo fatto incetta di ricci di mare, per poi mangiarli direttamente sul gommone: una bontà assoluta.
Carloforte è anche famosa per le tonnare e ricordo una cena di pesce veramente straordinaria, una cucina dai sapori mediterranei, con influssi delle varie culture che lì si mescolano: il cous-cous con vongole e cozze era da mille e una notte.
Il tonno è un pesce sublime, da non confondere con quello che siamo abituati a mangiare nelle scatolette – che non si disdegna, eh! - cibo must dei single e dei poco avvezzi alla cucina. Una pasta e – taaac – scatoletta di tonno sopra; un'insalata e - taaac – apri la lattina; una pagnotta avanzata e - taaac – panino con il tonno e maionese. Alzi la mano chi non l'ha mai fatto.
Ma il tonno che cuciniamo oggi è quello fresco, con una ricetta super veloce, facile come aprire una scatoletta, ma di una bontà assoluta, dai gusti che richiamano anche la Sicilia con l'utilizzo dei pistacchi. E' di una semplicità imbarazzante: i piccoli tranci di tonno vanno impanati nella granella di pistacchi e scottati per pochissimi minuti in una padella caldissima. Il tonno deve rimanere rosso dentro, così sarà tenero e i pistacchi creeranno una croccantezza molto piacevole al palato. Da accompagnare con un Cataratto freschissimo o, se preferite il vino rosso, con un Nero d'Avola.

A casa mia...questo sì che è tonno insuperabile!

Tonno scottato con granella di pistacchi

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