lunedì 14 gennaio 2013

Bontà d'aMare

Anton Ego - Ratatouille

I due lavori più belli al mondo, secondo me: il tester umano dei villaggi turistici e il critico gastronomico. Non ho ragione?! Per il primo ti pagano per andare in giro per il mondo, nelle strutture più lussuose, per dare una valutazione sui materassi delle camere, se sono comodi, se l'ombrellone in spiaggia è abbastanza grande, se il buffet è soddisfacente e le aragoste fresche, se i massaggiatori sono competenti, se il gioco-aperitivo è divertente (beh, quello quasi mai). Che vita di stenti, che lavoro faticoso, tutto il giorno a giudicare (sospiro).
Il critico gastronomico restringe la propria competenza di valutazione al cibo, ma vuol dire sempre viaggiare, conoscere le tradizione culinarie dei vari paesi e mangiare gratis. I ristoratori, poi, danno il loro massimo quando sanno che al loro tavolo c'è un critico, per cui la qualità del cibo è importantissima.
Oggi mi calo anch'io nei panni di un ipotetico Anton Egò, non per valutare aspramente, ma per consigliare un ristorante che ho provato e che vale la pena di conoscere.
Bontà d'aMare si trova nel centro di Torino (Via San Francesco da Paola 46/b) ed io ci sono stata con la squadra di Fernando Wine per preparare un evento di cui vi parlerò più avanti. L'atmosfera con i colori e i particolari d'arredamento, ti porta subito con la mente in una località di mare, ma senza essere kitsch. Che non è poco. Il menù è di pesce, freschissimo, cucinato con sapienza e originalità: piatti che sembrano dei quadri, dall'antipasto con tante golosità (la tartare di tonno era superba) al trittico di primi di pesce, con pasta rigorosamente fatta in casa.
Antipasti al Bontà d'aMare

Primi al Bontà d'aMare

La cosa che più mi è piaciuta del lavoro dei proprietari del Bontà d'aMare è che, come facciamo noi foodblogger, non vogliono tenere segrete le loro capacità culinarie, per cui organizzano corsi di cucina con il loro bravo chef. Da provare.
Altro che critica, solo elogi. Come quelli che si merita questa pasta che si prepara in 15 minuti, ma che vi farà fare un figurone. Una crema di salmone affumicato – non quella già pronta, eh – con listarelle di zucchine che avvolgono il fusillo: pesce e verdure son sempre un connubio felice. Per presentare bene una portata, a volte basta poco: fate una piccola rosellina con gli scarti del salmone che vi sono avanzati e aggiungete qualche uova di lompo per fare del colore.


A casa mia...chi mi assume?

Fusilli zucchine e salmone

Nessun commento:

Posta un commento