martedì 29 gennaio 2013

E' ora di un caffè


La scorsa settimana sono stata al Macef, la fiera internazionale della casa, che si tiene da 90 anni a Milano. Confesso la mia ignoranza, non sapevo neanche cosa fosse, ed è stata una bellissima scoperta. Sono stata invitata dalla Bialetti, la casa che ha dato origine alla Moka per eccellenza e al famoso omino con i baffi dei Caroselli. La caffettiera della Bialetti è sinonimo di casa – tutti ne abbiamo una – di calore, di profumo di caffè che si spande dalla cucina, è sinonimo di Italia, di quella parte del nostro Paese capace di primeggiare nel mondo, di cui andare fieri. Quest'azienda, nata in Piemonte (oh, yeah!) agli inizi del '900, sta al passo con i tempi, con collezioni di caffettiere nuove e giocose, con una linea di pentole con materiali all'avanguardia, con un assortimento di accessori per il cake design. Il prodotto che più mi entrato nel cuore è la Moka Alpina, tutta verde, con un cappello da alpino, appunto, pensata per l'ultima adunata delle penne nere, appuntamento a cui mio padre non mancava mai.
Entrare nello stand della cucina, al Macef, è stato per me come varcare la soglia del paese dei Balocchi: tortiere di ogni foggia, stampini per biscotti a forma di scarpa con tacco a spillo, borsetta, nota musicale, pirottini per muffin con disegni provenzali, alzatine vintage, accessori per la pasta...che meraviglia! Per fortuna in fiera non si può comprare nulla e il mio portafoglio (e il Maritino) ringrazia sentitamente.
E' proprio ora di un buon caffè - è sempre ora – magari accompagnato da un biscottino, ovviamente made in Piemonte. I baci di dama sono tra i protagonisti della pasticceria secca, nati circa un secolo fa a Tortona, si chiamano così perché assomigliano a due labbra in cerca di un bacio: due biscottini uniti da una golosa crema alla nocciola. Sono semplici da fare, l'unica difficoltà sta nell'azzeccare la cottura, perfetti per una dolce pausa.

A casa mia...quand'è il prossimo Macef?

Baci di dama

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