venerdì 6 luglio 2012

Piemonte in tavola


La cucina italiana è senz'altro una delle più apprezzate in tutto il mondo. E come dar torto. Viaggiando fuori dall'Italia si trova sempre un “Italian Restaurant”, ma molto spesso non ha niente a che fare con l'Italia e si mangiano pasta scotta – sacrilegio- risotti fatti unendo il riso in bianco con del condimento – orrore – e pizza con ketchup e pasta filante – non classificabile, lavanda gastrica.
Ovviamente, e per fortuna, non si può fare di tutta l'erba un fascio, ma è ciò che ho tristemente riscontrato in qualche viaggio in Francia e in Inghilterra.
All'estero, poi, sembra che la cucina italiana sia solo pasta e pizza, mentre è un tripudio sconfinato di piatti meravigliosi, di sapori, di tradizioni antiche. Ogni regione ha caratteristiche ambientali differenti, che portano alla coltura di prodotti tipici e a piatti territoriali che affondano le proprie radici nella storia più antica.
Il Piemonte, la mia regione, è un'eccellenza nell'enogastronomia. Se parliamo di vini, basta andare nelle Langhe e nel Monferrato per trovare cantine di fama internazionale. Sul cibo, c'è poi da sbizzarrirsi: dagli antipasti – tanti, tantissimi – ai dolci il Piemonte è terra ricca di pietanze speciali.
Mi impegnerò affinché la sezione “Piemonte” delle mie ricette si arricchisca.
Oggi, un prodotto tipico piemontese, il tomino. La regione Piemonte ha inserito nell'elenco dei prodotti tipici agroalimentari, ben 11 varianti del tomino a seconda della zona di mungitura. Ma le due versioni più conosciute sono due: quello stagionato da fare alla griglia e quello fresco, normalmente condito con il bagnet verd o il bagnet rus. Sono speciali, ma in estate sono forse un po' pesanti, per cui vi propongo il tomino estivo tricolore. Una sorta di caprese, ma alla piemontese. Perché la cosa meravigliosa della cucina italiana è anche la commistione di sapori, tra nord e sud.

A casa mia...dui puvrun bagnà 'nt l'oli!

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