giovedì 14 giugno 2012

Il viaggio di nozze è una cosa sacra


Costumi tradizionali croati

I preparativi per il matrimonio sono divertenti ed emozionanti – io mi risposerei domani solo per ricomprare l'abito e fare la lista nozze! - ma sono anche fonte di stress e stanchezza, sopratutto per la sposa. Il giorno in cui ti sposi è meraviglioso, il più bello della tua vita; quando è ora di salutare gli amici e i parenti, per la maggior parte sversi e con il pensiero fisso di buttarsi nel letto per 12 ore di sonno filato, un po' ti dispiace che sia già finito, ma sai che dopo poche ore sarai finalmente in viaggio verso mete splendide e ti ritroverai in panciolle sul lettino di una piscina con un mojito in mano. Il viaggio di nozze è una cosa sacra.
Noi siamo stati in crociera nelle isole greche, che per due persone che hanno fatto il liceo classico è fantastico. Una delle tappe del ritorno è stata Dubrovnik, città della Croazia, quella che sulle cartine geografiche delle mie elementari si chiamava ancora Ragusa ed io mi incasinavo pensando all'omonima siciliana.
Dubrovnik è bella, una città molto antica, ma mi aveva dato l'impressione di una città surreale, stile “Truman Show”, dove gli abitanti, in rigoroso abito tradizionale, si animavano all'arrivo dei turisti. All'epoca facevo la collezione di accendini delle varie città in cui andavo, per cui sono andata in una simil tabaccheria e ho chiesto con il mio inglese stentato: “Sorry, do you have a...a...- com'è che si dice? - a ligheter, pleeeeease?”. Risposta: “Akgdfrtcbfjgklbmfgkfr, jayhdgrbcv”. Io sguardo interrogativo e il maritino mi dice tranquillamente: “Ha detto che gli accendini per turisti non li hanno, non sono arrivati”. Eeeehhh?? Ovviamente si era inventato la traduzione, ma aveva detto quella frase con tale sicumera, che mi ero convinta di aver sposato un traduttore croato.
Insomma, la Croazia mi ricorda un momento particolarmente felice della mia vita, ma non basta perchè stasera non sia oggetto di ingiurie – bonariamente, si intende – per la partita contro l'Italia.
Ore 18 pronti con bandiera e birra ghiacciata. Ma si sa, meglio non bere a stomaco vuoto. Una ricettina di una torta salata particolarmente saporita, ripiena di radicchio, con il suo sapore amarognolo, e di gorgonzola dolce, veloce da fare per non perdervi neanche un minuto della partita insieme agli amici.


A casa mia...U punoj kuci vecera se brzo napravi!*
*Traduzione del detto croato: Nella casa piena la cena viene fatta presto

Torta radicchio&gorgonzola

4 commenti:

  1. Bella ricettina Marghe...le sto collezionando, ora devo solo cominciare la pratica...ogni sera quando torno a casa tento Michele con i nomi dei tuoi piatti e lui mi guarda con gli occhi lucidi... :-)))) Da noi la cena viene sempre fatta tardi, vorrà dire qualcosa? ;-) baci!

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