giovedì 6 settembre 2012

Che cozza!

Logo di Miss Italia

Questa settimana è cominciato un programma cult, “Miss Italia”. O meglio, per me una volta era veramente cult, adesso me lo perdo volentieri. Fino a qualche anno fa, quando la televisione non offriva mille canali e non c'era Sky, Miss Italia era il primo programma dopo un'estate passata a fare zapping con il telecomando e beccare solo repliche del Tenente Colombo, film in bianco e nero con Totò – avercene – e serie tv vecchie di anni a ripetizione.
Con il Maritino, alla prima serata, ci si armava di bloc-notes e penna per segnare i numeri delle nostre potenziali vincitrici e si faceva a gara per vedere chi aveva più occhio. Quasi sempre le nostre beniamine sono arrivate all'ultima serata e qualcuna ha anche vinto. Dovremmo andare noi in giuria!
Si passava il tempo, insomma. Ora, sinceramente, è diventata una palla bestiale, con mille balletti, sfilate e con interviste improbabili alle ragazze, che ti aspetti che rispondano sempre “...e poi vorrei la pace nel mondo”. E, beh!
Le ragazze che partecipano a questo concorso sono tutte belle, per carità, e ce ne sono anche di quelle in gamba, ma diciamocelo: delle volte ci son primi piani di certe cozze! Di sicuro la più cozza delle cento finaliste è una che se la incontri per strada pensi che sia una gnocca stratosferica, però sono alla finale di Miss Italia, dove dovrebbero esserci le più belle giovani donne del nostro paese. E i commenti si sprecano: “mah, secondo me mia cugina di ventesimo grado è più bella”, “ma l'hai vista quella?! C'ha 'na criniera, mica dei capelli!”, “ahaha, quella ha le gambe storte, mo' ci vado io a sfilare da Frizzolone”. Ad libitum.
Che forse-forse ci sia una leggera invidia per queste stangone che hanno un'età tale da non aver preso ancora la patente?! Vorrei essere io una cozza così...per consolarmi, le cozze me le mangio!
Un ultimo scampolo di estate con uno spaghetto alla chitarra con cozze e vongole, da accompagnare con un prosecco ghiacciato. Libidine. Avviso ai puristi della cucina: non guardate la ricetta, potrebbe venirvi un colpo, perché ho utilizzato vongole e cozze surgelate. Certo, fresche sono un'altra cosa, ma bisogna sempre avere un occhio di riguardo all'economia (e quelle surgelate costano nettamente di meno) e anche al tempo, e sapete quanto ci si mette a pulire cozze e vongole.
Ma vi assicuro: bontà assicurata e se chiudete gli occhi avrete la sensazione di essere ancora al mare.

A casa mia...Margherita, per te Miss Italia...non è proprio cominciata!

Spaghetti alla chitarra con cozze e vongole

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