lunedì 10 settembre 2012

Tu vuò fà l'americano

Bandiera U.S.A. - Google immagini

Ho un desiderio irrefrenabile di andare in America, in particolar modo a New York. Certo, la cosa più bella sarebbe poter avere a disposizione diversi giorni (e dollari!) e poter fare un giro in macchina coast to coast: fermarsi senza tappe obbligate o pre-decise, per gustarsi pezzi diversi di un paese talmente grande da avere al suo interno tante tipologie di popolazione, di abitudini, di storia. Affascinante. Ma come si dice a Torino, esageruma nen, non esageriamo. Mi accontenterei, e con un grande sorriso, di una settimana nella Grande Mela, per poterle dare un morso e assaggiare anche solo una fetta di questo paese che ha rappresentato per anni il sogno e la speranza di tanti italiani.
Gustare, mordere, assaggiare: non ho usato a caso questi verbi. Sono estremamente curiosa anche di provare la cucina americana. Le prime cose che vengono in mente sono gli hamburger e gli hot dog, con ogni tipo di salsa e ovviamente palettate di patate fritte. No, non credo che la cucina americana sia solo questo. E' un luogo comune troppo facile, un po' come “italiani-pizza-mandolino-mamma”. Però è vero che l'immagine che ci arriva, attraverso la televisione, il cinema, i giornali è quella di una cucina senza una propria vera identità, ma più un grande calderone che ingloba le tradizioni gastronomiche di diversi paesi e continenti. E poi, diciamocelo, nelle trasmissioni tematiche di cucina (provate a vedere “In cucina con Buddy” su Real Time!) o nelle serie tv, si vedono certe schifezze, che a volte hanno anche il coraggio di spacciare per cucina italiana!See, vi piacerebbe, eh! Una di quelle cose che non manca mai nella dispensa di una casa americana è il burro d'arachidi. Sembra che lo mettano dappertutto, il top è un sandwich con marmellata di fragole o mirtilli e, appunto, il burro d'arachidi. Aiuto. Mi piacciono molto le noccioline, nel periodo natalizio insieme ad altra frutta secca, sono un must delle nostre tavole, così mi sono lasciata tentare e ho comprato il burro d'arachidi, che ormai si trova facilmente anche nei nostri supermercati. Buono, sa proprio di noccioline, però dopo mezzo cucchiaino ne hai basta. Che fare del barattolo? Ma un dolce americano, of course! Dei muffin morbidi e profumati, perfetti per la colazione, da accompagnare con un bicchierone di latte fresco.
Il prossimo anno saranno 10 anni di matrimonio con il Maritino e spero di festeggiare con un bel viaggio americano. Attendo, da chi è già stato a New York, indirizzi e consigli gastronomici!

A casa mia...american style!

Muffin al burro d'arachidi

2 commenti:

  1. Devo controllare se ho tenuto qualche bigliettino di ristoranti, ma quello che posso consigliarti a livello culinario durante un soggiorno a NYC sono sicuramente:
    - hot dog presi in chioschetti ai bordi delle strade
    - fare coloazione tipicamente americana in uno dei Diners agli angoli delle strade
    - Per quanto riguarda l'aspetto dolciario... non per essere sbruffona, ma lascerei questo aspetto alla cucina europea o sudamericana o mediorientale... insomma non agli americani. I dolci sono spesso invitanti, ma dal sapore effimero, tanto dolci, ma senza carattere...
    Per gli indirizzi piùmirati, devo andare a rispolverare il mio "archivio"!
    E poi ti darò ovviamente altri suggerimenti!!

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    1. Brava Vali! Conto sui tuoi indirizzi newyorkesi! Anche di quei ristorantini romantici che hanno fatto capitolare il tuo allora fidanzato e ora marito! ;-)

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