venerdì 14 settembre 2012

Lessico famigliare


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“Lessico famigliare” è un famoso romanzo di Natalia Ginzburg che ho letto ai tempi del liceo. Avevo trovato appassionante quella sorta di cronaca della vita quotidiana di una famiglia torinese, attraverso abitudini, comportamenti e sopratutto la comunicazione linguistica. Ognuno di noi ha il proprio lessico famigliare: il Maritino ed io lo abbiamo sviluppato, sopratutto in chiave comica - e come ti sbagli?! - facendo nostre battute di film, citazioni di Elio, stralci di spettacoli. Per cui, se diciamo “Tentaaa” (tenda ma con marcato accento tedesco), sta ad indicare una persona che è un po' fuori di testa (I corti – Aldo, Giovanni e Giacomo); il “Lolapalooza” è un tipo firmato da testa a piedi in maniera vistosissima – colletto alzato della nuova polo Ralph con il maxi cavallo, cintura Vuitton con fibbia da 3 Kg, occhiale da sole a specchio, scarpe Gucci - che si atteggia da gran figo (Storia di un Bellimbusto – EeLST); “Ha il contrario del senso dell'umorismo”, una persona scocciatrice e noiosa (Amici miei, atto II). Potrei andare avanti all'infinito. Ma anche no.
Ovviamente il lessico famigliare è presente anche nei rapporti di amicizia. Quando eravamo al ginnasio, Vali ed io abbiamo visto a ripetizione “Attila il flagello di Dio”, film cult degli anni '80, che consiglio vivamente se qualcuno non lo avesse visto (Terremoto e traccccedia!). Passavamo le mattinate a scuola a ripetere le frasi del film e ridere come sceme. Ah, beata gioventù. Una di quelle che mi faceva più ridere era “Al contadino non far sapere quant'è buona l'equina con le pere”. Vi metto il video per farvi assaporare un pezzo di questo film da Oscar.
Il modo di dire vero (formaggio e pere) è uno di quei proverbi che ho sentito dire spesso a casa quando ero bambina, per farmi avvicinare a sapori nuovi. Cacio e pere è veramente un connubio meraviglioso: la freschezza della frutta che contrasta il grasso del formaggio, la sapidità e la dolcezza che incontrano l'acido. Questo matrimonio perfetto ve lo propongo per un'idea veloce e buonissima per l'aperitivo o l'antipasto: dei fagottini di pasta phillo (non so voi, ma io faccio sempre una faticaccia per trovarla!) con pere e parmigiano, con l'aggiunta di un po' di miele. Superbo.

A casa mia...non importa che tu sia un armadillo o un pavone, l'importante è che se muori, me lo dici prima.*
*Tel chi el telùn – Aldo, Giovanni e Giacomo





Fagottini di pasta phillo con pere e parmigiano

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