lunedì 1 ottobre 2012

Roma capoccia

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Ho visto il film “Mangia, prega, ama” con Julia Roberts. Mi è piaciuta l'idea del viaggio, del confronto con gli altri e l'aprirsi ad altre culture per ritrovare sé stessi. Fa realmente venire voglia di prendere il primo volo e andare dall'altra parte del mondo, in India, in Thailandia, per prendersi il proprio tempo e riflettere. Le scene girate in Italia, in particolare a Roma, fanno parte ovviamente della parte “mangia” del film. Ho trovato un po' banale e anche un filino irritante l'immagine dell'italiano medio che non fa altro che mangiare e sa godersi la vita con il dolce far niente, la cui massima aspirazione è vedere una partita di calcio la domenica, come se in Italia il lavoro fosse un optional. Beh, sotto certi aspetti forse sì, ma arriveremmo ad un altro argomento.
Tuttavia, è innegabile che quella parte del film fa realmente venire l'appetito e poi Roma...Roma è veramente splendida!
“Quanto sei bella Roma, quann'è sera. Quando la luna se specchia dentro ar fontanoneeeee”: vi vedo già con gli accendini in mano cantare abbracciati. Poi, non si sa come mai, Venditti ad un certo punto si trasforma in Guzzanti. Roma è una città che trovo meravigliosa, non solo per la storia che trasuda fin dai tombini, ma perché riesce a conciliare la maestosità dei monumenti, delle chiese famose in tutto il mondo, delle grandi opere d'arte, con la semplicità delle piccole vie con i sanpietrini, delle botteghe, delle trattorie alla mano ed accoglienti, dove le parole d'ordine sono tradizione, bontà e abbondanza. Se chiedi un piatto di pasta all'Amatriciana mica ti servono due forchettate stitiche su di un piatto enorme per fare scena – la nouvelle cousine, manco a li cani - ma una porzione che il dietologo non approverebbe, con tanto pomodoro, guanciale saporito, pecorino romano come se piovesse. E una delle paste che faccio più spesso perché veloce e straordinariamente buona. Originaria di Amatrice, paese in provincia di Rieti, è diventata piatto tipico del Lazio, con le inevitabili varianti da zona a zona. Nessuno mi linci se non seguo la ricetta vera – uso la pancetta la posto del guanciale - ma vi assicuro che il risultato è straordinario e alla fine, dopo una scanata di pane, il piatto sarà così pulito che il lavaggio sembrerà superfluo.

A casa mia...e se nasce una bambina, poi, la chiameremo Rrrrrrroma!

Bucatini all'Amatriciana

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