martedì 7 gennaio 2014

Ai blocchi di partenza

Finite le feste, finiti i veglioni, finiti i cenoni, si spengono le luci (tacciono le voci e nel buio senti sussurrar...ma questa la capiranno in pochi), si smontano gli alberi e i presepi. Oggi si ricomincia con il lavoro, con la scuola, con tutte le cose rimandate prima delle ferie perché “ma adesso siamo sotto Natale, ci pensiamo nell'anno nuovo”, con la routine quotidiana, con il sonno cosmico. Ma si ricomincia con il sorriso, perché ognuno di noi ha un motivo per farlo: un progetto da mandare avanti, un'idea fantastica da realizzare che lo renderà ricchissimo, un matrimonio alle porte o un bimbo in arrivo, la sicurezza della propria famiglia, le cene con gli amici che ci aspettano nei prossimi 365 giorni, le maratone televisive per le Olimpiadi e il tifo sfegatato per i Mondiali di calcio, un obiettivo ambizioso, la voglia di cambiare o di rimanere così come si è, facendo proprio il mantra “stabilità”. Quindi, anche se il 7 gennaio è sempre stata una data faticosa fin dai tempi della scuola elementare, oggi nessun muso lungo, ma grinta e determinazione. Ovviamente anche in cucina. Personalmente ho iniziato il 2014 sotto i migliori auspici, preparando il cenone per quasi una sessantina di amici e, si sa, chi cucina a capodanno, cucina tutto l'anno; sto già pensando ai tantissimi piatti da sottoporre al giudizio della famiglia – Nanagrande mi dà sempre i voti differenziando anche le categorie gusto, presentazione, creatività – e al palato degli amici che saranno utilizzati come cavie per i miei esperimenti culinari. Vorrei continuare il mio filone della cucina tradizionale, dei grandi classici rivisitati in chiave moderna e di ricette belle, buone e light. I propositi ci sono, ora bisogna rimboccarsi le maniche e legare il grembiule: pronti amici cuochi? Ai blocchi di partenza: trois, deux, un, fiuuuuuu (fate un bel fischio alla "Giochi senza frontiere" che io non so come scriverlo)!
La ricetta di oggi racchiude in sé un po' tutti questi aspetti – tradizione, modernizzazione, leggerezza – in modo fortuito perché era stata pensata come ricetta super veloce, che piace ai bambini e che mette d'accordo tutti. Is malloreddus sono il nome in dialetto dei gnocchetti sardi, fatti di semola, lunghi e sottili; lo zafferano è l'oro della dispensa, spezia meravigliosa, che i bambini adorano nel classico risotto alla milanese; la ricotta è fresca e leggera, prodotto spesso indicato nelle diete. Mettete tutto insieme e otterrete una pasta buonissima: is malloreddus con ricotta e zafferano. La tipica pasta sarda avvolta da una delicata crema di ricotta colorata di giallo e impreziosita dal gusto del lombardo (ma non di origine) zafferano. Cinque minuti cinque per un primo che conquisterà tutti e farà tornare il sorriso, anche il 7 di gennaio.

A casa mia...buon anno!






2 commenti: