Ormai ci siamo. Il countdown è
ai numeri finali. Le renne sono pronte a partire e gli elfi stanno
caricando la slitta di Babbo Natale con lo stesso spirito –
immagino - dei mariti che mettono i bagagli preparati dalle mogli in
macchina: “Ma porca paletta cara, stiamo via solo qualche
giorno, era necessario anche il deumidificatore?”. “Ma
Babbo (di minchia), c'era bisogno di tutti questi regali anche
quest'anno? Il prossimo anno o te li carichi tu, oppure assumi
qualche elfo in più”. La risposta è sì. Ce n'è veramente
bisogno. L'espressione meravigliata dei bambini appena svegli che si
catapultano in salotto e cominciano a scartare i doni è uno dei
momenti più belli che un genitore possa vivere. In quel momento loro
sono la felicità in persona e non si può che provare gioia. É
aver fatto qualcosa per amore. Nanagrande ha scoperto da poco che
Babbo Natale non esiste, così, da sola, come sarebbe dovuto
accadere: “Mamma, ma anche Babbo Natale ha comprato le etichette
all'Ikea come ha i fatto tu? E come mai c'è la grafia della Nonna?”.
Niente di traumatico – anche se io ci ho messo il carico da undici
smontandole anche il topolino e la Befana – ma dispiace un po' il
disincanto che si legge nei suoi occhi, sapere che per lei la join
venture tra Babbo Natale e Gesù Bambino sia un po' una bufala.
Ma la verità è che il Natale è veramente un po' magico, perché
unisce le famiglie e gli amici come mai succede durante l'anno,
perché fare un regalo, seppure piccolo, fa bene al cuore di chi lo
fa ed anche a quello che lo riceve, perché stare insieme con le
persone a cui vogliamo bene, foss'anche per quella volta sola
all'anno, è ciò che più conta nella vita. É
aver fatto qualcosa per amore. I Grinch sono pregati di
astenersi dalle loro espressioni ingrugnite. Ovviamente anche il
pranzo di Natale, o il cenone a seconda delle tradizioni famigliari,
è un'espressione di amore nei confronti dei propri cari: pensare ad
un menù sfizioso, apparecchiare la tavola in modo accogliente, è il
primo modo per dire Ti voglio bene.
Il 25 a pranzo la famiglia si riunisce
sempre a casa nostra ed io amo cucinare per loro, brontoloni di
default che non vogliono mai nulla, “No, ma dai, qualcosa
di leggero” e poi si spazzolano tutto quello che preparo. Ogni
anno cambio menù, ma c'è sempre un'insalata che dia la sensazione
di depurazione – illusi – e prepari lo stomaco ai dolci con meno
senso di colpa. Per un'insalatina sfiziosa, vi propongo un
accostamento veramente buono tra il sedano, le noci e una robiola
d'Alba, il tutto legato da aceto balsamico di Modena invecchiato: il
sedano dona freschezza, le noci la punta amara, la robiola la
soddisfazione e l'aceto – o la glassa, se proprio non lo avete –
abbraccia tutti gli ingredienti come una carola natalizia. É
aver fatto qualcosa per amore.
Auguri di vero cuore miei amici cuochi!
Fate festa, sorridete, vogliatevi bene, abbracciatevi, fate qualcosa
per l'amore e fate l'amore...con il sapore.
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