mercoledì 19 giugno 2013

Castelli e dimore storiche #primapuntata

Chi non vorrebbe vivere per un giorno come in una fiaba, in un castello meraviglioso tra dame e cavalieri? Certo, i tempi son cambiati, la modernità ha reso la nostra vita più semplice sotto molti aspetti, ma ha anche tolto quella capacità di aspettare, di saper fare le cose, quel non so che di magico che si è potuto respirare per tanti secoli. Il Turismo Torino e Provincia ha pensato di dare l'opportunità di assaporare la meraviglia di quei tempi andati per promuovere e dare visibilità all'immenso patrimonio storico e culturale della nostra regione, con il progetto “Castelli e dimore storiche”.
Il 1° giugno sono stata invitata per un press-blogger tour alla scoperta di Casa Zuccala e al Castello di Pralormo e ne sono rimasta incantata.
Il mio racconto sarà diviso in due puntate per poter dare il giusto spazio ad entrambi i luoghi senza dilungarmi troppo, cosa che sarebbe inevitabile per le tante cose che ho potuto conoscere e ammirare. La giornata si è aperta insieme ai battenti di Casa Zuccala a Marentino, piccolo paese sulle colline torinesi famoso per avere grandi rebus dipinti sulle facciate degli edifici. Provateci voi, io sono una schiappa.



Casa Zuccala è una dimora appartenuta ad una famiglia di notai – sempre poveri loro – nel XVIII secolo e ancora oggi abitata: siamo infatti stati accolti dai padroni di casa, che hanno fatto della loro abitazione la loro missione e il loro mestiere. Il giardino delle aromatiche è qualcosa di strepitoso, con piante che arrivano da tutte le parti del mondo, 103 tipologie di menta – ma sai che mojito che ti puoi fare?! - infinità di vasi di salvia, basilico, rosmarino e fiori rarissimi, ognuno con la propria storia da raccontare. La pianta più particolare arriva dall'Egitto, un cespuglio con fiori violetti che ha la particolarità di produrre un olio che la ripara dai raggi solari; se dovesse prendere fuoco – in Egitto fa calduccio – gli olii brucerebbero, mentre la pianta rimarrebbe protetta. Vi ricorda qualcosa? Gli studiosi hanno pensato che fosse il cespuglio ardente che vide Mosè quando Dio gli parlò sul monte Oreb. Affascinante.





L'interno di Casa Zuccala è visitabile solo parzialmente e non fotografabile perché, come dicevo prima, è una casa abitata e la privacy per un piemontese è sacra. Palazzo Madama ha addirittura dato in comodato d'uso diversi mobili che altrimenti sarebbero rimasti chiusi in qualche cantina: è una casa piuttosto austera, con grandi cassettoni in legno scuro, dipinti con scene di caccia alle pareti e la particolarità di non avere neanche una parete dritta. I padroni di casa ci hanno salutato con un meraviglioso aperitivo preparato da loro con i prodotti del loro giardino: vi consiglio vivamente lo Chardonney con fragole e menta, va giù che era una meraviglia, ma attenzione perché non è analcolico come potrebbe sembrare dal suo gusto fruttato. Hic.



Mi devo ricomporre perché ci sta aspettando la Contessa Consolata Pralormo e non voglio sfigurare: poteri del bon ton, a me! Alla prossima puntata nel Castello di Pralormo.
Per avere informazioni sui tour promossi da Turismo Torino e Provincia andate sul sito www.turismotorino.org/it/weekendneicastelli per poter vivere anche voi una giornata da fiaba.
Non abito in un castello e non ho cuoche al mio servizio e credo che anche voi siate nella mia stessa situazione, per cui anche oggi vi arriva una ricettina, un'idea per un primo sano e gustoso con le favette e la mozzarella di bufala. E' un piatto perfetto per i vegetariani, buonissimo nella sua semplicità e veloce da fare, a parte sbucciare le fave. Ma se non avete voglia, chiedete alla cameriera.

A casa mia...vorrei il giardino di Casa Zuccala!

Fusilli fave e bufala














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