Chi non vorrebbe vivere per un
giorno come in una fiaba, in un castello meraviglioso tra dame e
cavalieri? Certo, i tempi son cambiati, la modernità ha reso la
nostra vita più semplice sotto molti aspetti, ma ha anche tolto
quella capacità di aspettare, di saper fare le cose, quel non so che
di magico che si è potuto respirare per tanti secoli. Il Turismo
Torino e Provincia ha pensato di dare l'opportunità di assaporare la
meraviglia di quei tempi andati per promuovere e dare visibilità
all'immenso patrimonio storico e culturale della nostra regione, con
il progetto “Castelli e dimore storiche”.
Il 1° giugno sono stata invitata
per un press-blogger tour alla scoperta di Casa Zuccala e al
Castello di Pralormo e ne sono rimasta incantata.
Il mio racconto sarà diviso in
due puntate per poter dare il giusto spazio ad entrambi i luoghi
senza dilungarmi troppo, cosa che sarebbe inevitabile per le tante
cose che ho potuto conoscere e ammirare. La giornata si è aperta
insieme ai battenti di Casa Zuccala a Marentino, piccolo paese sulle
colline torinesi famoso per avere grandi rebus dipinti sulle facciate
degli edifici. Provateci voi, io sono una schiappa.
Casa Zuccala è una dimora
appartenuta ad una famiglia di notai – sempre poveri loro – nel
XVIII secolo e ancora oggi abitata: siamo infatti stati accolti dai
padroni di casa, che hanno fatto della loro abitazione la loro
missione e il loro mestiere. Il giardino delle aromatiche è qualcosa
di strepitoso, con piante che arrivano da tutte le parti del mondo,
103 tipologie di menta – ma sai che mojito che ti puoi
fare?! - infinità di vasi di salvia, basilico, rosmarino e fiori
rarissimi, ognuno con la propria storia da raccontare. La pianta più
particolare arriva dall'Egitto, un cespuglio con fiori violetti che
ha la particolarità di produrre un olio che la ripara dai raggi
solari; se dovesse prendere fuoco – in Egitto fa calduccio – gli
olii brucerebbero, mentre la pianta rimarrebbe protetta. Vi ricorda
qualcosa? Gli studiosi hanno pensato che fosse il cespuglio ardente
che vide Mosè quando Dio gli parlò sul monte Oreb. Affascinante.
L'interno di Casa Zuccala è visitabile solo parzialmente e non
fotografabile perché, come dicevo prima, è una casa abitata e la
privacy per un piemontese è sacra. Palazzo Madama ha addirittura
dato in comodato d'uso diversi mobili che altrimenti sarebbero
rimasti chiusi in qualche cantina: è una casa piuttosto austera, con
grandi cassettoni in legno scuro, dipinti con scene di caccia alle
pareti e la particolarità di non avere neanche una parete dritta. I
padroni di casa ci hanno salutato con un meraviglioso aperitivo
preparato da loro con i prodotti del loro giardino: vi consiglio
vivamente lo Chardonney con fragole e menta, va giù che era una
meraviglia, ma attenzione perché non è analcolico come potrebbe
sembrare dal suo gusto fruttato. Hic.
Mi devo ricomporre perché ci
sta aspettando la Contessa Consolata Pralormo e non voglio sfigurare:
poteri del bon ton, a me! Alla prossima puntata nel Castello di
Pralormo.
Per avere informazioni sui tour
promossi da Turismo Torino e Provincia andate sul sito
www.turismotorino.org/it/weekendneicastelli
per poter vivere anche voi una giornata da fiaba.
Non abito in un castello e non ho
cuoche al mio servizio e credo che anche voi siate nella mia stessa
situazione, per cui anche oggi vi arriva una ricettina, un'idea per
un primo sano e gustoso con le favette e la mozzarella di bufala. E'
un piatto perfetto per i vegetariani, buonissimo nella sua semplicità
e veloce da fare, a parte sbucciare le fave. Ma se non avete voglia,
chiedete alla cameriera.
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