lunedì 24 giugno 2013

Dalla Romagna a San Giovanni

Fuochi di San Giovanni a Torino - Foto di touringclub.it
Sono appena tornata dal mio primo matrimonio in trasferta, in Romagna. Sòrbole! Il mio amico Lele si è sposato con una splendida ragazza romagnola, per un gemellaggio Torino-Faenza veramente ben riuscito. Ero molto curiosa di sperimentare le diversità dei catering perchè, diciamolo, per quanto negli ultimi matrimoni a cui sono andata si sia mangiato benissimo, alla fine ti ritrovi sempre con il risottino, i plin e il filetto di fassona. Ok, mi è già venuta fame. Il ricevimento era in una villa in un paesino vicino a Faenza, dal nome promettente sia dal punto di vista culinario e sia di buon auspicio per gli sposi: Godo. Appena arrivati, un bicchiere d'acqua – il primo e l'ultimo, poi avanti di prosecco e San Giovese - per combattere la calura: “Scusi, posso avere un po' d'acqua? Fa già un caldo...” e il cameriere perfetto nella sua divisa coi bottoncini dorati “Soccha!”. Ragassi, benvenuti in Romagna! Durante l'aperitivo un trionfo di salumi e formaggi della zona serviti con piadine e gnocco fritto, tanti stuzzichini buonissimi tra cui una meravigliosa mortadella in tempura. E' stata una festa meravigliosa, gli sposi felici, qualche lacrima d'ordinanza, musica, risate, chiacchiere, buon cibo e vino a fiumi. Alla sera leoni, al mattino...ecco. Dopo il lungo viaggio del ritorno,la maggior parte degli invitati torinesi si pregustava una super dormita perché oggi è San Giovanni, patrono di Torino e quindi giorno di festa. E' il primo anno che non sono nella mia città il 24 giugno, qui ad Alba dovremo aspettare la notte delle stelle cadenti per festeggiare il patrono, e stasera vi invito ad andare a vedere i fuochi d'artificio lungo il Po. In verità ci sono andata pochissime volte – il caos è notevole – ma lo spettacolo è veramente unico e suggestivo. Per noi piemontesi con oggi si chiude la stagione delle ciliegie – anche se quest'anno, con il tempo che c'è stato è tutto posticipato - perché dopo il giorno di San Giovanni, potresti trovare nella tua rossa e succosa ciliegia un ospite poco gradito, il Giuanìn.
Allora lasciamo stare le ciliegie e prepariamo una torta con ingredienti da tenere in dispensa. La torta carote e mandorle rimane soffice e profumata, ricorda un po' le merendine di quel mulino dove ora quel gran gnocco di Zorro parla con le galline, ma tutta fatta homemade, con carote grattugiate e mandorle tritate grossolanamente per avere quella piacevole nota croccante in bocca.
Perfetta a colazione o a merenda, fatta in Piemonte o in Romagna, a San Giovanni o a San Lorenzo.

A casa mia...auguri Lele e Nico!

Torta carote e mandorle

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