mercoledì 13 febbraio 2013

Il nonno di Heidi

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 Una volta c'erano i piccoli negozi di alimentari. Non che ora non ce ne siano più, ma sono diventati sempre più rari, costretti a chiudere dopo l'avvento dei mega iper super mercati. Ricordo che da bambina mia madre mi mandava a comprare il latte nella latteria dietro casa, un compito per me di altissima responsabilità che vivevo con l'ansia di fare il calcolo giusto del resto dei soldi. Il top era quando mi davano per resto il gettone telefonico, al posto delle 200£, e se proprio il negoziante era a corto di monetine, il resto era in caramelle. Che tempi! Il mondo giustamente si evolve e i grandi centri commerciali sono anche di una grande comodità perché in un posto solo puoi trovare qualsiasi articolo, senza dover girare come la melma nei tubi. (E sono stata fine). Ma il bello dei piccoli esercizi, delle botteghe, era il rapporto umano che si andava a creare: ci si conosceva per nome, si chiedevano notizie delle rispettive famiglie, i bimbi rimediavano sempre qualcosa da mangiare – dalla caramella al grissino – c'era più calore. C'è un negozio che continua ad esistere, a Torino, che ormai si può quasi definire storico e che vende solo formaggi. Per me il paradiso. C'era il Sig. Candido, un omone alto e con la faccia simpatica, con la barba bianca chè a me sembrava il nonno di Heidi. Alla fine il formaggio c'entra sempre. Regolarmente dava a me e al brother un tocco enorme di parmigiano e ci faceva assaggiare quella o quell'altra toma: era come fare un aperitivo. Mi incantavo a guardare le forme di grana, enormi, e ogni volta mi chiedevo se fossero vere o semplicemente per scenografia. Il brother, disegnatore provetto a discapito della sottoscritta che a malapena tracciava delle figure vagamente umane, aveva ritratto e colorato il suddetto Sig. Candido al lavoro tra caprini e bossolasco – non la comprate, crea dipendenza - disegno che è rimasto appeso dietro al bancone per tanti e tanti anni. Ogni tanto ci torno e lì ho trovato la composta di cipolle più buona tra le tante assaggiate. La marmellata di cipolle rosse con i formaggi sono una delle cose che può dare estasi nella vita. Però, si sa, questo tipo di prodotti in quel tipo di attività commerciali, hanno un prezzo simile ai diamanti di Tiffany. Quindi, home made! La composta di cipolle è facile da fare, si conserva in barattoli di vetro in dispensa, pronti all'uso per una degustazione di formaggi o da abbinare al bollito, e ha un costo veramente irrisorio.
Da provare, senza timori. Magari non oggi, visto che domani è San Valentino.

A casa mia...luoghi d'infanzia.

Composta di cipolle rosse

2 commenti:

  1. che bel post mi ha fatto tornare alla mia infanzia!!!grazie e un saluto affettuoso...

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    1. Grazie a te,Mammalorita, per essere passata di qui! :-) A presto!

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