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Questo blog si è sempre astenuto da commenti politici o dall'affrontare temi troppo seri perché ho voluto che questo fosse
uno spazio di divertimento, di relax, di chiacchiere tra amici, di
consigli, di mani sporche di farina, di profumo di pane e vanillina.
E continuerà ad essere così, ma non si può ignorare un evento
storico, che sarà inserito nei libri scolastici, che i nostri figli
studieranno: il Papa si è dimesso. Che botta! E chi se l'aspettava?
Non sapevo neanche che un papa potesse dare le dimissioni, non mi ero
mai posta il problema. I social network si sono riempiti di battute
irriverenti – mea culpa, l'ho fatto pure io – e di fotomontaggi
vari, dal futuro papa con sembianze di Gollum a Benedetto XVI in
attesa all'Adecco. A me quella ha divertito. Fuori luogo? Blasfeme? E
fatti 'na risata! Io sono cristiana cattolica, ho fatto la
catechista, l'animatrice, decine di campi con i bambini e ho
incontrato il Maritino in parrocchia, ma ciò non mi impedisce di
avere uno sguardo critico e senso dell'umorismo. Questo non vuol dire
mancare di rispetto ad una persona anziana che – criticabile,
amato, odiato – sicuramente non sta bene e ha preso una decisione
certamente difficile e travagliata, giudicata da tutto il mondo.
Personalmente non sono una fan di Papa Ratzinger: sono nata con
Giovanni Paolo II, ho avuto la fortuna di averlo conosciuto, di
cantare per lui, di ricevere un bacio sulla fronte che mi ha fatto
sentire accolta e amata, per cui è per me ancora inevitabile fare un
confronto tra i due.
La ricetta di oggi è quindi umilmente dedicata a Benedetto XVI: un
dolce dal nome tedesco come lui, diffuso durante l'Impero
austro-ungarico e tipico della zona del Trentino. Lo strudel è uno
dei miei dolci preferiti, ripieno di mele, pinoli, uvetta e cannella:
perfetto per i bimbi che così mangiano la frutta, ideale per gli
anziani che soffrono di diabete perché è povero di zucchero, ottimo
per un cena tra amici. Con la preghiera di servirlo tiepido.
Con questo post spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno.
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