“Qual è il tuo
frutto preferito?” “L'anguria!”. Questa sarebbe stata la mia
risposta di bambina, ora non saprei cosa rispondere. Ci sono tanti
frutti che mi piacciono e d'estate sono uno più buono dell'altro, ma
l'anguria rimane sempre nella mia top list. Perché ha colori
meravigliosi (sempre verde, bianco, rosso!), è dissetante, fresca,
allegra e ha, per me, la dolcezza dell'infanzia.
Mio nonno Emilio
arrivava nella casa del mare a Geremeas con una Taunus azzurra da far
invidia ad un telefilm americano. Apriva il baule e dentro c'erano
angurie enormi. Lui ne era un gran mangiatore e aveva trasmesso a noi
nipoti, ma soprattutto a me e al piccolo Emilio, la passione per
questo frutto. Poi, ovviamente, c'erano le frasi di rito: “Attenti
a non sbrodolarvi”, “Sputa i semi sennò ti cresce un'anguria
nella pancia”, “Guarda quanta ce n'è ancora qui, non ne
sprecare”. Il massimo era mangiarla tagliata a mezza luna, a morsi
sul prato del giardino: il succo andava per terra e i semi si
sputavano a mo' di mitragliatrice verso gli oleandri. Meraviglioso.
Anche il maritino
è un grande fan dell'anguria e d'estate è il frutto ideale da
servire anche dopo una cena con amici. Nessuno ci rinuncia. Però, è
vero, l'anguria è proprio scomoda da mangiare: le mani si
impiastricciano, il tavolo gronda di acquetta rossa con semini neri
galleggianti e, normalmente, ti ritrovi ad addentare la fetta piegato
a 90° per non sporcarti le scarpe. Delirio. Finisce che ti passa la
voglia.
Ho trovato, così,
un modo originale per servirla che piacerà agli adulti e farà
impazzire i bambini.
Con il leva
torsoli per la mela ho fatto come dei carotaggi in metà anguria: non
ho trovato il petrolio, però ho tirato su dei cilindri di polpa
rossa che sono belli da vedere e comodi da mangiare. L'anguria finger
food! E per i bimbi, basta metterci uno stuzzicadenti e mettere i
bastoncini in freezer per un'oretta e diventano dei mini ghiaccioli.
Va bene anche il geranio per sputarci i semi.
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