A casa mia, quando
abitavo ancora con i miei genitori, i dolci che venivano cucinati
erano essenzialmente due: la torta alle mele e la torta
“marmorizzata”, con il cacao. Torte buone e genuine, ma adatte
più che altro alla colazione o alla merenda, non ad un dopocena.
Meglio non calcolare il famoso “Semifreddo Barbara”, fatto a mo'
di tiramisù con i biscotti Oro Saiwa imbevuti nel caffè e una crema
di burro e zucchero da far venire il colesterolo solo a guardarlo.
Leggerissssimo.
Verso la fine
degli anni '90 era uscita dalla Cameo una torta allo yogurt che non
andava messa in forno, ma solo in frigo. Se mia madre non ha mai
preso (Dio, sia lodato) i preparati per le torte, non disdegnava però
le buste dei budini e della pannacotta, e questa novità l'era
piaciuta. Bastava aggiungere del burro alla polvere di biscotto per
la base e lo yogurt che più piaceva. E il gioco era fatto. Comprare
le cose già fatte o i semilavorati, come sapete, non mi piace molto.
Così ho cercato il modo per riprodurre quella torta e il risultato è
stato più che buono.
Per la base di
biscotto ho utilizzato metà Digestive e metà Oro Saiwa, perchè
delle prime non ne avevo abbastanza, ma in questo modo rimane un po'
più leggera. Ognuno può usare lo yogurt che preferisce, naturale
(nel caso aumenterei le dosi di zucchero) o alla frutta: io ho scelto
quello ai frutti di bosco che ho messo anche come decorazione finale.
Dopo la splendida
partita di ieri sera degli Azzurri contro l'Inghilterra, niente è
meglio che un dolce al “cucchiaio”: fresco da mangiare e anche da
fare, visto che il forno potrà rimanere spento.
A casa mia...il
cielo è azzurro sopra Kiev!
p.s. Se qualcuno se l'è perso, ecco il link del mio primo articolo per la rivista Retrò
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