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Domanda rivolta esclusivamente a
chi ha vissuto da bambino gli anni '80: chi si ricorda di Iridella?
Che flash. Era una bambina diventata fata che aveva il compito di
proteggere i colori nel fantastico Paese dell'arcobaleno dagli
attacchi del cattivone di turno che trasformava tutto in triste
desolazione grigia. Alla fine vinceva sempre lei che con la sua
polvere magica – tra Iridella e Pollon la polvere andava alla
grande, forse gli autori erano tutti cocainomani! - riportava colori
e allegria. E i bambini che lavoravano nella miniera per estrarre la
polvere per Iridella, si possono considerare vittime dello
sfruttamento minorile? Quesiti che rimarranno senza risposta.
Iridella non era tra i miei cartoni preferiti, ma sono affezionata a
questo personaggio perché ha dato il nome ad un gioco che facevo con
il Brother. Negli anni '80 non c'erano telefonini e Ipad che, secondo
me, hanno un po' spento la fantasia dei bambini. La frase d'inizio
era facciamo Iridella? Il Brother stava sdraiato sul letto, io
in piedi davanti a lui, i suoi piedi appoggiati sulla mia pancia e
tenendomi per le mani mi sollevava. Io stavo in alto e dovevo vedere
qual era la situazione nel paese dell'arcobaleno, se Iridella stava
bene e riferire tutto. Raccontato così, sto gioco, fa proprio
cacare, forse era meglio Fruit Ninja. Ma noi ci divertivamo un
casino, più che altro il Brother che mi faceva prendere un sacco di
craniate contro il muro durante gli atterraggi.
Iridella, e successivamente c'è
stata anche Sandy, piaceva perché i colori trasmettono gioia, hanno
un potere molto forte sulla nostra psiche, pensate alla cromoterapia.
Il cibo che la natura ci dona ha
colori meravigliosi e i piatti primaverili sono un'esplosione di
allegria. Quella di oggi è una ricetta molto colorata, semplice,
delicata e gustosa: un'insalata tiepida di gamberi, asparagi e
trevigiana, condita con un'emulsione al limone. Si può servire come
antipasto, ma anche come contorno di livello. Vedete voi; di sicuro,
con questi colori, metterà il buon umore.
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