giovedì 23 maggio 2013

#SalTo13


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Si è conclusa da pochi giorni l'edizione 2013 del Salone del Libro a Torino, per i twittatori e instagrammatori compulsivi, #SalTo13. E mai hashtag fu tanto azzeccato, perché chi ha lavorato come ufficio stampa o come “racconta-salone” ufficiale attraverso i social network e i blog, doveva saltare letteralmente da uno stand all'altro.
Amo profondamente i libri - un po' meno in questi giorni di scatoloni per il trasloco – e il Salone è un appuntamento a cui non voglio rinunciare. Quest'anno ci sono andata con un spirito diverso, proiettata completamente nel mondo culinario, e con un budge a mio nome che diceva “Stampa” che, oltre a farmi entrare quando volevo, faceva anche ingentilire gli addetti alla sicurezza che mi facevano uscire attraverso porte “qui non si esce”, strizzando l'occhiolino come seduttori consumati.
Cosa mi è rimasto del #SalTo13? I sorrisi delle tante persone incontrate, il vitello tonnato dello chef per #saporitorinesi – sì, perché al Salone del Libro si mangia anche! - l'intervista di Maricler e il video degli amici di Hubblog che non sono riusciti a modificare la mia erre moscia, la presentazione del libro della Cuochina che non vedevo da un anno, aver conosciuto Giovanna Gallo, appena uscita con il suo Eroine multitasking – e-book scritto bene e spassoso, da prendere - e sopratutto un resoconto da paura sul bancomat per i mille libri che ho comprato. Ma mi rincuora il fatto che comprare libri è sempre un investimento. La grande novità di quest'anno del Salone era Casa Cook Book, un'area di 400 mq interamente dedicata ai libri di food, con cucina annessa per showcooking live e presentazioni di libri, ma anche di progetti legati al cibo, perché l'arte culinaria dell'Italia, e non, è anch'essa cultura.
I libri di cucina non sono solo più ricettari, ma dei veri e propri album di fotografie meravigliose: spero anch'io, un giorno, di riuscire a fotografare bene i miei piatti.
Per ora accontentatevi di ciò che passa il convento, ma la ricetta di oggi è per me fonte di orgoglio. Non solo perché la foto non è poi malaccio, ma perché avevo un'idea e sono riuscita a realizzarla. La cheesecake salata è semplice da fare, bella da vedere, buonissima e fresca: perfetta come antipasto, ma anche come secondo leggero. Per la base, invece dei biscotti, ho usato i taralli e i formaggi son stati conditi con sale e pepe; per guarnire prosciutto crudo e lattughino, ma ognuno si può sbizzarrire come più gli piace.

A casa mia...libri, cibo dell'anima.

Cheesecake salata

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