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Si è conclusa da pochi giorni
l'edizione 2013 del Salone del Libro a Torino, per i twittatori
e instagrammatori compulsivi, #SalTo13. E mai hashtag
fu tanto azzeccato, perché chi ha lavorato come ufficio stampa o
come “racconta-salone” ufficiale attraverso i social network
e i blog, doveva saltare letteralmente da uno stand all'altro.
Amo profondamente i libri - un
po' meno in questi giorni di scatoloni per il trasloco – e il
Salone è un appuntamento a cui non voglio rinunciare. Quest'anno ci
sono andata con un spirito diverso, proiettata completamente nel
mondo culinario, e con un budge a mio nome che diceva “Stampa”
che, oltre a farmi entrare quando volevo, faceva anche ingentilire
gli addetti alla sicurezza che mi facevano uscire attraverso porte
“qui non si esce”, strizzando l'occhiolino come seduttori
consumati.
Cosa mi è rimasto del #SalTo13?
I sorrisi delle tante persone incontrate, il vitello tonnato dello
chef per #saporitorinesi – sì, perché al Salone del Libro si
mangia anche! - l'intervista di Maricler e il video degli amici di
Hubblog che non sono riusciti a modificare la mia erre moscia, la
presentazione del libro della Cuochina che non vedevo da un anno,
aver conosciuto Giovanna Gallo, appena uscita con il suo Eroine multitasking – e-book scritto bene e spassoso, da prendere - e
sopratutto un resoconto da paura sul bancomat per i mille libri che
ho comprato. Ma mi rincuora il fatto che comprare libri è sempre un
investimento. La grande novità di quest'anno del Salone era Casa Cook Book, un'area di 400 mq interamente dedicata ai libri di food,
con cucina annessa per showcooking live e presentazioni
di libri, ma anche di progetti legati al cibo, perché l'arte
culinaria dell'Italia, e non, è anch'essa cultura.
I libri di cucina non sono solo
più ricettari, ma dei veri e propri album di fotografie
meravigliose: spero anch'io, un giorno, di riuscire a fotografare
bene i miei piatti.
Per ora accontentatevi di ciò
che passa il convento, ma la ricetta di oggi è per me fonte di
orgoglio. Non solo perché la foto non è poi malaccio, ma perché
avevo un'idea e sono riuscita a realizzarla. La cheesecake salata è
semplice da fare, bella da vedere, buonissima e fresca: perfetta come
antipasto, ma anche come secondo leggero. Per la base, invece dei
biscotti, ho usato i taralli e i formaggi son stati conditi con sale
e pepe; per guarnire prosciutto crudo e lattughino, ma ognuno si può
sbizzarrire come più gli piace.
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