Come forse avrete
intuito, dando un'occhiata alla sezione “etichette”, i secondi
non sono esattamente il mio forte. O meglio, sono un'appassionata di
primi piatti e di pasta in particolare e, da buona piemontese, di
antipasti. Il fatto è che non ci penso, per cui deficito un po' su
questa sezione, anche se sia la carne che il pesce mi piacciono
molto. Quest'ultimo lo cucino poco per scarsa cultura (mia madre non
lo faceva mai perchè puzzava la casa) e la carne, a parte il
classicissimo arrosto, è una soluzione alla fretta: due fettine in
padella e via.
Rimedierò. Giuro.
Mi applicherò e produrrò prelibatezze.
L'altro giorno
avevo in frigo le suddette fettine, allora ho cercato di cucinarle
con almeno un minimo di inventiva, trasformandole in piccoli
involtini ripieni di prosciutto cotto e scamorza che avevo avanzato.
Gusto classico e difficile da sbagliare, ma un modo un po' meno
banale di mangiare la carne di “tutti i giorni”. Come contorno,
delle patate (ricordate il sacco da 5 kg?!) saltate in padella, che
con la crosticina fanno impazzire mia figlia.
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