mercoledì 11 aprile 2012

Ti che ti tac i tac


Il nonno Emilio, pur avendo abitato per la maggior parte della sua vita a Cagliari, era nato e aveva vissuto la sua giovinezza a Milano e il suo cognome, di cui andava fiero, rivelava senza ombre di dubbi la sua origine lombarda: Pizzoccheri.
Il nonno ci teneva a trasmettere ai propri figli e poi a noi nipoti, il suo bagaglio di cultura culinaria regionale e mia nonna, ottima cuoca, era stata “istruita” per riprodurre fedelmente alcuni piatti lombardi e, ovviamente, non potevano mancare proprio i pizzoccheri.
Sono un piatto simbolo della cucina tradizionale della Valtellina, precisamente di Teglio. Delle piccole tagliatelle di grano saraceno condite con patate, verza e formaggio Bitto o Valtellina casera; da noi questi tipi di formaggi sono praticamente introvabili, per cui io li sostituisco con la fontina d'Aosta.
Non pensavo sarei riuscita a postare questa ricetta, adatta ai mesi più freddi, ma il clima uggioso e grigio di questi giorni, fa venire ancora voglia di un piatto caldo e ristoratore, abbinato ad un calice di vino rosso, il Sassella se preferite un vino valtellinese, ma va benissimo anche un nostro Barbera, purchè ben strutturato.


A casa mia...piatto di famiglia!

Pizzoccheri

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