“Ogni estete c'è un dilemma
estivo: se andare al mare o andare ai monti, dobbiamo decidere.”
Così cantano gli Elio e le Storie Tese
in “Ignudi fra i nudisti” con la partecipazione di Giorgia. Se
non conoscete questa canzone andate a cercarla: ne vale la pena.
Come ormai avrete intuito, per me
vacanza è sinonimo di mare. Più precisamente Geremeas, piccolo
villaggio a metà strada tra Cagliari e Villasimius, dove le macchine
non possono circolare, la pace regna sovrana e gli unici rumori che
si sentono sono i grilli e lo sciabattare dei bambini che vanno in
spiaggia. Per me era il paradiso. Andare in villeggiatura in Sardegna
è diventato, però, proibitivo con gli aumenti allucinanti dei
traghetti e negli ultimi anni le nostre vacanze le abbiamo trascorse
in montagna. Che alla fine non è poi così malaccio. Non si soffre
il caldo, di giorno il sole abbronza che è una meraviglia,
passeggiate, pic nic, magari un tuffo in piscina e alla sera il
maglioncino ti fa veramente piacere. Con quel piacevole freschetto ci
si può anche permettere di cucinare quei piatti che non sono
prettamente estivi, ma che si mangiano volentieri abbinati anche ad
una buona bottiglia di vino rosso.
Per cui, amici cuochi della fazione
“preferisco-la-montagna-perchè-la-sabbia-la -odio” questa
ricetta è soprattutto per voi. Per la fazione
“io-sto-a-mollo-tutto-il-giorno-e-sciabatto-con-le-Havaianas”, vi
consiglio di provare questo risotto da settembre, a meno che non
siate dei temerari dei fornelli. In verità è un risotto che vira
alla leggerezza con le zucchine e mantecato con la ricotta invece che
col burro. Ma l'aggiunta di patate e speck croccante, binomio
meraviglioso, è più adatto ad un rifugio in Valle Stretta che ad un
trullo di Alberobello.
Dovunque voi siate, provatelo e non ve
ne pentirete.
A casa mia...a me in montagna mi prende
la voglia di andare al mare!*
*Elio e le storie tese
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