Pepperepè,
pepperepperepperè! Siòri e siòre, oggi siamo giunti al 100° post!
Evviva! Ooooolllleeè!
100
ricordi, 100 risate, 100 baggianate, 100 ricette (più o meno), 100
sguardi persi sul computer a chiedermi “Emmò, che scrivo?”, 100
giorni effettivi del vostro affetto verso questo blog e verso di me:
grazie mille..ah, no...cento!
In
tante case italiane, la festa non è festa senza dei pasticcini.
Fanno tanto domenica. I pasticcini sono belli da vedere e golosi da
mangiare. Io li amo perché, essendo una golosa più di salato che di
dolce, mi piace poter assaggiare piccole prelibatezze una diversa
dall'altra. E poi trovo bellissimo quel rito di portare sulla tavola,
con ancora le briciole del pranzo, quel bel pacchetto, con tanto di
fiocco, che sembra proprio un regalo: lo apri ed è una gioia per gli
occhi vedere i bignè, i funghetti, i cannoli...poi c'è la gara a
chi ha più pirottini vuoti e si litiga su quanti ne ha mangiati uno,
quanti ne ha mangiati l'altro. Nel mio vassoio non mancano mai gli
chantilly: uno si mangia assaporando la delicatezza della crema, il
secondo si tiene da parte per poter mettere la panna nel caffè!
Era
da tempo che volevo provare a fare esperimenti di mini pasticceria:
il risultato non è stato ottimale, ma come prima volta sono
abbastanza soddisfatta! Ho avuto un problema di cottura dei bignè:
dovevano rimanere ancora in forno, ma avevo paura che bruciassero.
Per cui, non fate come me. Non abbiate paura e sfornateli quando sono
belli cotti. Ci stava bene anche della granella di zucchero, ma non
l'ho trovata. Se vi piace, mettetela sulla pasta choux prima di
infornare. Ho farcito i bignè con crema pasticcera e panna, ma se
volete si possono aggiungere anche frutti di bosco o del cacao.
Il
procedimento è un po' lungo, tra la pasta dei bignè e la crema, ma
non è impossibile e la soddisfazione finale ripaga.
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