Hotel Bucaneve - San Valentino |
Nei temini che si scrivevano a scuola, c'era sempre – all'inizio di
un ciclo scolastico – il titolo “Descrivi te stessa”. Dopo
un'analisi sommaria del colore dei capelli e degli occhi, raccontavo
delle mie passioni, dei miei hobbies, tra cui c'era sempre uno sport.
Ne ho praticati tanti negli anni, dalla ginnastica artistica al nuoto
– quello sempre – dalla pallavolo allo sci, passando per la
ginnastica ritmica – il nastro di Hilary aveva colpito ancora - al
tennis quando avevo undici anni. Mi era venuta la passione durante
l'estate, dopo un soggiorno in una casa vacanze nel Trentino, a San
Valentino. Un posto meraviglioso tra le montagne, una sorta di
colonia di lusso, con gruppi di bambini dai 7-8 anni, fino ad
arrivare a ragazzi di 18. Quindici giorni di solo sport, passeggiate,
giochi, gite, assistiti da giovani animatori e dal temutissimo
Marcello, il responsabile, che cazziava aspramente – soprattutto i
grandi - per ottenere disciplina. Indimenticabili le serate nella
discoteca, cioè una stanza nel seminterrato con luci colorate e
palla strobo specchiata d'ordinanza, musiche anni '80 con sessione
obbligatoria di lenti stile Il tempo delle mele: che emozione
ballare con Andrea “Vita spericolata” di Vasco! Ah, i piccoli
amori dell'infanzia! Una vacanza che mi è rimasta nel cuore. Così,
con l'inizio delle medie, ho cominciato a giocare a tennis. Giusto un
anno. Ho ripreso a giochicchiare da adulta, insieme con il futuro
Maritino da poco fidanzato, ed era divertente, stancante, bello. Ogni
tanto ci riproponiamo di ricominciare, di ritagliarci del tempo per
noi, ma poi i millemila impegni e una buona dose di pigrizia ci fanno
rimandare. E' di questi giorni la notizia della storica vittoria,
agli Open di Australia, della coppia italiana Errani-Vinci con le
temutissime sorelle Williams, ed ora è finale: quei risultati
sportivi che mi rendono orgogliosa di essere italiana. Speriamo che
queste campionesse ci spronino per alzare finalmente il telefono e
prenotare il campo. Anche perché – diciamolo – dopo che fai
sport e ti viene una fame lupigna, ti senti decisamente meno in colpa
nel mangiare un piatto un po' più calorico, con la frase tipica “Me
lo posso permettere, oggi ho bruciato un casino!”.
Quindi oggi un primo da campioni, perfetto per una serata invernale
con gli amici: il risotto con radicchio e gorgonzola è una vera
bontà. Il gusto amarognolo del radicchio rosso avvolto nella
cremosità del formaggio che si scioglie, lo sprint con un'ultima
macinata di pepe.
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