La scorsa settimana sono stata al Macef, la fiera internazionale
della casa, che si tiene da 90 anni a Milano. Confesso la mia
ignoranza, non sapevo neanche cosa fosse, ed è stata una bellissima
scoperta. Sono stata invitata dalla Bialetti, la casa che ha dato
origine alla Moka per eccellenza e al famoso omino con i baffi dei
Caroselli. La caffettiera della Bialetti è sinonimo di casa –
tutti ne abbiamo una – di calore, di profumo di caffè che si
spande dalla cucina, è sinonimo di Italia, di quella parte del
nostro Paese capace di primeggiare nel mondo, di cui andare fieri.
Quest'azienda, nata in Piemonte (oh, yeah!) agli inizi del '900, sta
al passo con i tempi, con collezioni di caffettiere nuove e giocose,
con una linea di pentole con materiali all'avanguardia, con un
assortimento di accessori per il cake design. Il prodotto che più mi
entrato nel cuore è la Moka Alpina, tutta verde, con un cappello da
alpino, appunto, pensata per l'ultima adunata delle penne nere,
appuntamento a cui mio padre non mancava mai.
Entrare nello stand della cucina, al Macef, è stato per me come
varcare la soglia del paese dei Balocchi: tortiere di ogni foggia,
stampini per biscotti a forma di scarpa con tacco a spillo, borsetta,
nota musicale, pirottini per muffin con disegni provenzali, alzatine
vintage, accessori per la pasta...che meraviglia! Per fortuna in
fiera non si può comprare nulla e il mio portafoglio (e il Maritino)
ringrazia sentitamente.
E' proprio ora di un buon caffè - è sempre ora – magari
accompagnato da un biscottino, ovviamente made in Piemonte. I baci di
dama sono tra i protagonisti della pasticceria secca, nati circa un
secolo fa a Tortona, si chiamano così perché assomigliano a due
labbra in cerca di un bacio: due biscottini uniti da una golosa crema
alla nocciola. Sono semplici da fare, l'unica difficoltà sta
nell'azzeccare la cottura, perfetti per una dolce pausa.
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