Foto da slowdownsavor.com |
Fa freddo, ma
dopotutto siamo in inverno pieno. Ci avviciniamo a grandi falcate
verso i giorni della merla e le temperature calano drasticamente. Non
amo il gelo, ma neanche il caldo di agosto, diciamo che sono più da
mezze misure, ma mi piace la sensazione dell'aria fredda quando esco
la mattina per andare in ufficio. Mi piacciono le sciarpe e il fumo
che esce dalla bocca, vedere le montagne innevate in lontananza e le
colline torinesi bianche di brina. Mi piace tenere tra le mani una
tazza calda di tè e cresce il desiderio di coccole, sotto il tepore
di un plaid scozzese, davanti al fuoco scoppiettante di un camino.
Sono un'inguaribile romantica.
I mesi invernali
sono anche perfetti per cene con gli amici in cui stappare bottiglie
di vino rosso corposo, avvolgente, da abbinare a piatti con una certa
struttura, dei veri comfort food.
Uno dei secondi
della grande tradizione piemontese, da gustare nel periodo freddo, è
il bollito: diversi pezzi di carne fatti cuocere lentamente in acqua
che, come per miracolo, si trasforma in un brodo meraviglioso. La
Nonna Albertina, da brava emiliana, faceva il bollito non tanto per
mangiare la carne, ma per avere dell'ottimo brodo in cui cuocere i
tortellini.
A pensarci bene, è
un secondo – oserei dire – leggero perché la carne viene cotta
senza grassi – dietologi di tutto il mondo, inserite il bollito
nelle diete! - ed è una gioia per la vista vedere i colori delle
tante salse in abbinamento e, per il palato, sentire la tenerezza
della carne che si scioglie in bocca. Nel bollito della tradizione
c'è anche la testina, ma io non l'amo particolarmente e non l'ho
inserita, e la gallina: ricordate di cuocere separatamente queste
carni perché l'acqua di cottura della testina non è buona, mentre
la gallina regala un brodo molto diverso nel sapore. Per cucinare
meglio la gallina, bisogna cantare la canzone di Cochi e Renato “La
gallina non è un animale intelligente”. Provare per credere. Ho
cucinato questo grande classico per il pranzo di Natale – preceduto
da tortellini fatti in casa nel brodo di carne - abbinando il
bagnetto verde e la composta di cipolle di Tropea, ma sono perfette
anche la salsa rubra, la senape, la Cugnà.
A casa mia...grande
classico!
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