Anton Ego - Ratatouille |
I due lavori più
belli al mondo, secondo me: il tester umano dei villaggi turistici e
il critico gastronomico. Non ho ragione?! Per il primo ti pagano per
andare in giro per il mondo, nelle strutture più lussuose, per dare
una valutazione sui materassi delle camere, se sono comodi, se
l'ombrellone in spiaggia è abbastanza grande, se il buffet è
soddisfacente e le aragoste fresche, se i massaggiatori sono
competenti, se il gioco-aperitivo è divertente (beh, quello quasi
mai). Che vita di stenti, che lavoro faticoso, tutto il giorno a
giudicare (sospiro).
Il critico
gastronomico restringe la propria competenza di valutazione al cibo,
ma vuol dire sempre viaggiare, conoscere le tradizione culinarie dei
vari paesi e mangiare gratis. I ristoratori, poi, danno il loro
massimo quando sanno che al loro tavolo c'è un critico, per cui la
qualità del cibo è importantissima.
Oggi mi calo anch'io
nei panni di un ipotetico Anton Egò, non per valutare aspramente, ma
per consigliare un ristorante che ho provato e che vale la pena di
conoscere.
Bontà d'aMare si
trova nel centro di Torino (Via San Francesco da Paola 46/b) ed io ci
sono stata con la squadra di Fernando Wine per preparare un evento di
cui vi parlerò più avanti. L'atmosfera con i colori e i particolari
d'arredamento, ti porta subito con la mente in una località di mare,
ma senza essere kitsch. Che non è poco. Il menù è di pesce,
freschissimo, cucinato con sapienza e originalità: piatti che
sembrano dei quadri, dall'antipasto con tante golosità (la tartare
di tonno era superba) al trittico di primi di pesce, con pasta
rigorosamente fatta in casa.
Antipasti al Bontà d'aMare |
Primi al Bontà d'aMare |
La cosa che più mi
è piaciuta del lavoro dei proprietari del Bontà d'aMare è che,
come facciamo noi foodblogger, non vogliono tenere segrete le loro
capacità culinarie, per cui organizzano corsi di cucina con il loro
bravo chef. Da provare.
Altro che critica,
solo elogi. Come quelli che si merita questa pasta che si prepara in
15 minuti, ma che vi farà fare un figurone. Una crema di salmone
affumicato – non quella già pronta, eh – con listarelle di
zucchine che avvolgono il fusillo: pesce e verdure son sempre un
connubio felice. Per presentare bene una portata, a volte basta poco:
fate una piccola rosellina con gli scarti del salmone che vi sono
avanzati e aggiungete qualche uova di lompo per fare del colore.
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