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Questa
settimana è cominciato un programma cult, “Miss Italia”.
O meglio, per me una volta era veramente cult, adesso me lo
perdo volentieri. Fino a qualche anno fa, quando la televisione non
offriva mille canali e non c'era Sky, Miss Italia era il primo
programma dopo un'estate passata a fare zapping con il telecomando e
beccare solo repliche del Tenente Colombo, film in bianco e nero con
Totò – avercene – e serie tv vecchie di anni a ripetizione.
Con
il Maritino, alla prima serata, ci si armava di bloc-notes e penna
per segnare i numeri delle nostre potenziali vincitrici e si faceva
a gara per vedere chi aveva più occhio. Quasi sempre le nostre
beniamine sono arrivate all'ultima serata e qualcuna ha anche vinto.
Dovremmo andare noi in giuria!
Si
passava il tempo, insomma. Ora, sinceramente, è diventata una palla
bestiale, con mille balletti, sfilate e con interviste improbabili
alle ragazze, che ti aspetti che rispondano sempre “...e poi vorrei
la pace nel mondo”. E, beh!
Le
ragazze che partecipano a questo concorso sono tutte belle, per
carità, e ce ne sono anche di quelle in gamba, ma diciamocelo: delle
volte ci son primi piani di certe cozze! Di sicuro la più cozza
delle cento finaliste è una che se la incontri per strada pensi che
sia una gnocca stratosferica, però sono alla finale di Miss Italia,
dove dovrebbero esserci le più belle giovani donne del nostro paese.
E i commenti si sprecano: “mah, secondo me mia cugina di ventesimo
grado è più bella”, “ma l'hai vista quella?! C'ha 'na criniera,
mica dei capelli!”, “ahaha, quella ha le gambe storte, mo' ci
vado io a sfilare da Frizzolone”. Ad libitum.
Che
forse-forse ci sia una leggera invidia per queste stangone che hanno
un'età tale da non aver preso ancora la patente?! Vorrei essere io
una cozza così...per consolarmi, le cozze me le mangio!
Un
ultimo scampolo di estate con uno spaghetto alla chitarra con cozze e
vongole, da accompagnare con un prosecco ghiacciato. Libidine. Avviso
ai puristi della cucina: non guardate la ricetta, potrebbe venirvi un
colpo, perché ho utilizzato vongole e cozze surgelate. Certo,
fresche sono un'altra cosa, ma bisogna sempre avere un occhio di
riguardo all'economia (e quelle surgelate costano nettamente di meno)
e anche al tempo, e sapete quanto ci si mette a pulire cozze e
vongole.
Ma
vi assicuro: bontà assicurata e se chiudete gli occhi avrete la
sensazione di essere ancora al mare.
A
casa mia...Margherita, per te Miss Italia...non è proprio
cominciata!
Spaghetti alla chitarra con cozze e vongole
Spaghetti alla chitarra con cozze e vongole
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